È comparso questa mattina dinnanzi al gip del Tribunale di Catanzaro, Salvatore Macrì, raggiunto ieri da una ordinanza di custodia cautelare in carcere e accusato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose per aver costretto il proprietario di alcune villette situate nel villaggio Carrao di Cropani Marina a pagare la guardiania alla cosca Trapasso.

L’indagato, difeso dall’avvocato di fiducia Antonio Lomonaco, ha reso interrogatorio di garanzia, rispondendo ad ogni domanda rivoltagli dal gip, Paola Ciriaco, e negando fermamente le accuse formulate dall’ufficio di Procura. «Si tratta di una vicenda ancora tutta da chiarire» ha commentato il legale al termine dell'interrogatorio.

In particolare, Macrì è accusato di aver in concorso con Stefano Roberto Cosco e su incarico di Giovanni, Tommaso e Leonardo Trapasso do aver aggredivo Vincenzo Falbo con una mazza da baseball al fine di costringerlo a sottostare alla richiesta estorsiva cagionandogli un trauma cranico non riuscendo però nell'intento perseguito per la trenua opposizione del proprietario che non cedeva alla richiesta estorsiva.