In conferenza stampa mostrate le comunicazioni con l’Enac che definisce la società “a controllo pubblico”. Il sindacato: «C’è bisogno di fermarsi un attimo e fare chiarezza».
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All’indomani della pec dell’Enac che avvisava l’ente di avere violato alcune norme legate al cambiamento di assetto societario e avvertiva del fatto che avrebbe proceduto a chiedere il commissariamento dell’aeroporto di Lamezia e presentato un esposto a Gratteri, la Filt Cgil scende in campo con il carico da novanta.
A tenere le redini della concitata conferenza stampa il segretario generale della Cgil Angelo Sposato, il segretario regionale della Uil Trasporti Nino Costantino e Enzo Scalese, per l’Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia.
Primo punto sul quale procedere è per la sigla di settore chiedere al presidente della Sacal De Metrio di lasciare la sua posizione prima del consiglio di amministrazione di domani nel quale dovrebbe rappresentare la Regione, cosa singolare dopo gli strali e accuse di Occhiuto.
È giunto il momento, ha spiegato Angelo Sposato, «di giocare a bocce ferme, per fare chiarezza, capire cosa è successo e di chi sono le responsabilità. Anche se questo potrebbe voler dire procedere ad un commissariamento».
Tra i nodi che attraversano la pec con la quale l’Enac tira le orecchie alla Sacal e annuncia conseguenze, c’è il fatto che la società sia “a controllo pubblico” o meno. Elemento chiave per capire se nell’acquisizione delle quote private la società avrebbe dovuto avvisare l’ente oppure non ne sarebbe stata tenuta.
Nella corrispondenza con Enac e nella sua ultima nota stampa, la Sacal afferma di essere soggetto a partecipazione pubblica e non a controllo pubblico. Antonino Costatino mostra però il documento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che nel 2018, archivia un procedimento sanzionatorio e definisce la Sacal “società in controllo pubblico”.
Per la Cgil si sta scherzando con il fuoco, «il rischio è la revoca della concessione e la chiusura dell’aeroporto» ha detto Sposato ecco perché «c’è bisogno di fermarsi un attimo e fare chiarezza».