Secondo fonti interne sarebbero 11 i casi già accertati ma il numero dei positivi potrebbe salire ancora. Si attende l'esito di diversi tamponi (ASCOLTA L'AUDIO)
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Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe un focolaio tra gli agenti della vigilanza all’aeroporto di Lamezia Terme. I casi certificati sarebbero già 11 ma il numero potrebbe salire ancora, considerato che, sono in corso di processamento altri tamponi molecolari. Tuttavia, secondo a fonti interne alla società aeroportuale, sia la società di vigilanza che controlla la sicurezza anche ai Gate che la Sacal, starebbero gestendo l’emergenza con poca trasparenza. Sembrerebbe che non siano stati presi provvedimenti adeguati alla tutela della salute dei dipendenti della vigilanza, non sono stati pianificate sospensioni mirate del servizio né adottate le necessarie sanificazioni secondo quanto previso dalle direttive dei protocolli anti-Covid.
L’atteggiamento poco trasparente della società di vigilanza, inoltre, farebbe il paio con il silenzio della stessa Sacal. La preoccupazione tra i dipendenti è palpabile, nessuno, tuttavia, al momento, sembra disposto a parlare per paure di ritorsioni aziendali, sia da parte dei vertici della società di vigilanza che dalla stessa Sacal. Un atteggiamento che, se fosse confermato ufficialmente dalle autorità sanitarie, lascia estremamente perplessi, soprattutto in considerazione del fatto che, a tale società di vigilanza, è affidata la sicurezza dello scalo aeroportuale più importante della nostra regione. Se le indiscrezioni che abbiamo raccolto dovessero essere confermate, dunque, un tale comportamento si rivelerebbe estremamente grave, considerato che l’aeroporto dovrebbe essere uno di quei luoghi, nel quale, il controllo sanitario, dovrebbe essere dispiegato con la massima efficienza e con la totale trasparenza.