Una storia destinata a scuotere molti equilibri politici quella della scalata alla Sacal dei soci privati. Marcello Manna, presidente Anci Calabria, commenta la notizia con non poco stupore: «È una vicenda su cui va fatta chiarezza. È particolarmente inquietante che sia stato perfezionato questo passaggio da parte di privati senza una previa interlocuzione con le istituzioni. Non che si tratti di escludere i rapporti con i privati, si tratta di capire, invece, per quale ragione si è passati da una quota di minoranza a una di maggioranza.

Qui sono coinvolti settori strategici della nostra regione: il turismo, l'accoglienza, l'organizzazione dei trasporti che non possono essere appannaggio di un privato. Credo, però, che siano margini per porre rimedio perché, vado a memoria e devo ancora verificare alcuni passaggi, esistono sbarramenti normativi che consentono di rivedere tutta la vicenda».

Azioni evaporate

Il ribaltone negli assetti societari, ha visto lievitare le percentuali di Lamezia Sviluppo dal 29% al 51%, rendendo la scalata un gioco da ragazzi. Il neo governatore Roberto Occhiuto ieri ha tuonato: «Il mio governo vorrà andare fino in fondo alla questione» chiamando a raccolta le autorità di controllo e tirando una frecciata a Giulio De Metrio, a capo dell'ente dal luglio del 2020.