Lamezia Sviluppo disponibile a rimettere le quote non sottoscritte in sede di ricapitalizzazione: «A suo tempo è stata l'unica via di uscita che ha permesso di salvaguardare i livelli occupazionali e la continuità dei servizi» (ASCOLTA L'AUDIO)
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È un mezzo colpo di scena quello che aggiunge un nuovo capitolo alla vicenda Sacal, recentemente passata di mano e ora controllata dal socio privato Lamezia Sviluppo Srl di Renato Caruso. La società si dice pronta a “restituire” le quote non acquisite dai soci pubblici in sede di ricapitalizzazione, su cui la società privata ha esercitato il suo legittimo diritto di opzione, sottraendo la Sacal al controllo pubblico ma evitando così la messa in liquidazione. La proposta viene fatta attraverso una lettera che ha inviato a Regione, Comuni e Province presenti nella compagine societaria.
«L’eco che ha ricevuto dalla stampa la scelta della scrivente società di esercitare il diritto di sottoscrivere quota parte delle azioni rimaste inoptate, ci induce a una complessiva riflessione di restituire alla mano pubblica la possibilità, cui essa ha liberamente rinunciato non esercitando tempestivamente i propri diritti, di continuare a detenere il controllo di Sacal Spa». Lamezia Sviluppo, quindi, dichiara piena disponibilità «a cedere agli enti pubblici attualmente soci di Sacal le partecipazioni», nel solco dell’accordo preliminare siglato con la Regione il 2 luglio 2021.
Il socio privato coglie l’occasione per rimarcare che quanto avvenuto, cioè l’acquisizione delle quote non sottoscritte dai soci pubblici in sede di ricapitalizzazione, è stata a suo tempo l’unica via d’uscita che ha permesso di evitare la messa in liquidazione, con la salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità dei servizi aeroportuali.
«Ora che il risultato è stato raggiunto – continua la lettera – nulla osta a che la scrivente rimetta gli enti pubblici nella condizione di mantenere il controllo della maggioranza del capitale sociale».
Infine, nel sollecitare una risposta tempestiva da parte dei destinatari della missiva, Lamezia Sviluppo Srl rimarca la correttezza del proprio operato, ritenendo «totalmente privo di base giuridica e frutto di una non corretta rappresentazione» ogni ricostruzione dei fatti che evidenzi il contrario.