A Lamezia due consiglieri di maggioranza annunciano la loro adesione alla campagna in favore della legalizzazione della cannabis. Ed è subito polemica
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Nei giorni scorsi, a Lamezia, i consiglieri comunali di maggioranza, Francesco Ruberto e Marialucia Raso, hanno pubblicamente annunciato la loro adesione alla campagna in favore della legalizzazione della cannabis. Apriti cielo! Al netto delle critiche corrette nel merito, cioè quelle che mettono in discussione la legalizzazione argomentando sull'oggetto in discussione, ho letto diverse persone andare totalmente fuori tema.
Nel senso: va benissimo discutere se sia corretto o meno legalizzare la cannabis, ma che c'entra l'ideologia? Avrebbe avuto senso se la proposta fosse arrivata da qualche esponente della destra estrema, ma entrambi i consiglieri arrivano da liste, espressione del centrodestra, ma comunque civiche. E bisogna sempre ricordare che questo è un tema che non è assolutamente locale, ma investe una sensibilità nazionale: decidere per la legalizzazione o meno non spetta alla maggioranza di cui questi due consiglieri fanno parte. Potranno avere una loro idea personale, giusta o sbagliata che sia?
E ancora: "con tutti i problemi che ci sono a Lamezia, disoccupazione, carenza di servizi e altro, vanno a pensare alla cannabis!" Scusate, dove sarebbe il problema? Intanto non vedo il perché una cosa dovrebbe escludere l'altra. Ma a parte questo, se una critica si può muovere è sulla bontà o meno delle iniziative che, in questi specifici ambiti del sociale, il governo della città ritiene di aver messo in atto. Farlo invece commentando un'iniziativa di due consiglieri che nulla ha a che fare con le politiche sociali dell'amministrazione, è chiaramente pretestuoso, a parer mio.
E poi, scusatemi, nel nostro consiglio comunale ho visto presentare e votare delibere a favore dei Marò e contro la pena di morte... Infine la cosa più curiosa: "lo fanno perché così si possono fare le canne in libertà". Che concettualmente potrebbe essere anche giusto, ma magari se prima ci si fosse un attimo informati sui due consiglieri, si sarebbe saputo che non solo i due non hanno mai fumato una canna in vita loro, ma nemmeno una sigaretta.
Magari entrare nel merito, se proprio ci si vuole esprimere sul tema, può essere molto più interessante e costruttivo. E in questo senso, un sereno dibattito e confronto su un tema nuovo poteva essere occasione di crescita per tutti, visto che tra i fautori del no alla legalizzazione ci sono persone che brillano per acume e competenza culturale. E questo senza perdere di vista gli altri temi più stringenti per vita quotidiana dei lametini. Concludendo, per chiarezza, vi dico che a me, che la cannabis venga legalizzata o meno è un fatto che non cambia la vita. Ma come detto in passato, ribadisco che vedo molta ipocrisia in uno Stato che da una parte vieta la cannabis, mentre dall'altra ingrassa sulla vendita di sigarette e superalcolici. Ma del resto, parliamo dello stesso Stato che pone il limite di velocità a 130 km/h, e ti massacra se lo superi di 10 km, ma permette che sul suo territorio si producano e commercializzino auto che quel limite possono arrivare anche a doppiarlo...
Guglielmo Mastroianni