Il primo cittadino commenta la nota dell'Azienda sanitaria di Catanzaro che propone ai sindaci la chiusura degli istituti fino al 6 aprile: «Si continua ad attestare il fallimento sanitario e soprattutto lo scaricabarile sui sindaci, dandoli come al solito in pasta all'opinione pubblica»
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«Ho letto con sorpresa la nota pervenuta dal direttore dell'Unità operativa di igiene e sanità pubblica che, indirizzata genericamente a tutti i sindaci del Distretto di Catanzaro, senza fornire numeri e dati sui casi di positività all'interno delle varie scuole, come si converrebbe in questi casi, e citando "l'approssimarsi delle vacanze pasquali nel cui periodo sarà attuato il lockdown nazionale", propone ai sindaci la chiusura degli istituti scolastici”». Così il sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo commenta la comunicazione ricevuta dall'Asp di Catanzaro per la proposta di chiudere le scuole dal 23 marzo al 6 aprile 2021.
«A prescindere - ha spiegato il primo cittadino - che il Tar per molto meno ha buttato giù le ordinanze del presidente ff della Regione, qui, con tali comunicazioni prive di istruttoria, si continua ad attestare il fallimento sanitario e soprattutto lo scaricabarile sui sindaci, dandoli come al solito in pasta all'opinione pubblica. Inaccettabile!».
«Per proporre tale atto ai sindaci si comunichi a ciascuno i dati specifici per istituto del territorio con una relazione sanitaria precisa e dettaglia. Mi spieghi – ha concluso Scerbo - il direttore dell'Unità di igiene e salute pubblica con quali motivazioni debba adottare, ad esempio a Marcellinara, un'ordinanza contingibile ed urgente senza aver nemmeno un caso nel locale istituto comprensivo e, soprattutto, con due soli casi, in via di guarigione, sul territorio comunale, non legati in alcun modo ad ambienti scolastici, per i quali, c’è da sottolineare - l'Asp ha comunicato, con notevole ritardo, i provvedimenti di competenza, visto che ho dovuto confidare, per fortuna, sulla responsabilità dei cittadini».