Medaglia d’argento per il liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme quale migliore scuola calabrese, oro tra i Licei Scientifici. Un primato non da poco specie ora che il Covid ha reso la scuola ancora più complessa e farraginosa. A stilare la classifica è Eduscopio, il portale della Fondazione Agnelli utilizzando un punteggio, l’indice Fga, che mette insieme la media dei voti conseguiti all’università e la percentuale di esami superati dai diplomati di ogni scuola.

Quello del liceo lametino è pari a 74,6 e, in effetti, definire questa scuola al passo con i tempi è dir poco. Lo sguardo alle prospettive future degli studenti si coniuga alle esigenze digitali e a quelle di intrattenimento e sportive. Il tutto magistralmente diretto dalla dirigente Teresa Goffredo che ne ha preso le redini nel 2017: «Questo riconoscimento è una grande soddisfazione, anche perché viene premiato il lavoro svolto quotidianamente nelle aule didattiche e si vedono i frutti dell’impegno dei docenti e degli studenti. Il nostro è un liceo eclettico che si apre al territorio, cerca di non trascurare nessuna area, nessun aspetto e tematica».

«Una scuola – aggiunge - che è entrata in sinergia con il territorio e con i tempi, aspetto molto importante per gli alunni che sono nativi digitali e, quindi, necessitano di un processo nuovo di conoscenze e di competenze». L’istituto dedica molto spazio non solo alle discipline scolastiche canonicamente intese. Verrà inaugurato qui il primo campo di padel della Calabria all’interno di una scuola e tra gli sport praticati ci sono anche la carambola da tavolo, insegnata mettendo in gioco geometria e fisica, e il ping pong.

La ricreazione, a turnazione, può essere effettuata all’esterno di appositi gazebo. A scelta si può aggiungere all’offerta formativa il diritto e le iniziative che coinvolgono “il mondo esterno”, in particolare quello della legalità, sono molteplici. Un impegno e un vortice di input che ha premiato anche con le iscrizioni, aumentate in quattro anni del trenta per cento.

Questo ha comportato però un venir meno del numero necessario di aule e alla soppressione di quasi tutti i laboratori con l’eccezione di quello di fisica. Si è riusciti comunque ad evitare turni pomeridiani e a mantenere tutte le norme anti Covid.