La presenza di liquido infiammabile sulle porte d’ingresso dei due locali non lascia spazio a dubbi sulla natura dolosa dell'atto. Indagini in corso
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Un incendio di natura dolosa si è sviluppato questa notte all’interno della macelleria “Scirtò Manazza” di via Aschenez, in pieno centro a Reggio Calabria, nonché nel vicino deposito di via Osanna.
Le fiamme si sono propagate velocemente all’interno della struttura e, solo il repentino intervento dei vigili del fuoco, ha evitato una ennesima tragedia.
La dinamica dei fatti
La chiamata al comando dei vigili del fuoco di viale Europa arriva intorno alle 4. Viene segnalato un incendio all’interno della macelleria del centro cittadino.
Di turno c’è lo stesso personale che vi era nella notte in cui vi fu l’esplosione nella macelleria vicina al santuario di Sant’Antonio, quando i pompieri furono investiti dall’onda d’urto della deflagrazione. Non la stessa squadra, poiché quegli uomini, ancora oggi, sono in convalescenza.
I vigili intuita la gravità della situazione, giungono sul posto in pochi minuti.
Le fiamme si propagano velocemente all’interno del locale e, al loro arrivo, i pompieri si accorgono di una bombola di gpl che sta già disperdendo il proprio contenuto. Bisogna assolutamente intervenire, perché potrebbe esplodere da un momento all’altro.
Con il solito coraggio di chi sa di sfidare la morte in ogni istante, i vigili del fuoco mettono in sicurezza la bombola di gpl e procedono allo spegnimento delle fiamme, sia della macelleria che del deposito.
Le indagini
La presenza di liquido infiammabile sulle porte d’ingresso dei due locali non lascia spazio a dubbi: si è trattato di un atto doloso che avrebbe potuto avere implicazioni non da poco, considerato che la macelleria si trova in una zona centralissima dove, anche di notte, sono diverse le auto in transito.
Toccherà alle forze dell’ordine, ora, provare a risalire ai responsabili di quello che appare come un vero e proprio atto intimidatorio ai danni di proprietari della macelleria. Un episodio da leggere bene, per capire se possa trattarsi di un fatto ascrivibile al racket delle estorsioni o ad altra natura.
Perché questo ennesimo fatto dimostra come, sotto un’apparente tranquillità, in città vi sia un movimento magmatico piuttosto tumultuoso negli equilibri delle ‘ndrine cittadine, anche in considerazione di una serie di scarcerazioni di primo livello che potrebbero aver portato nuovi scossoni.