Gli episodi ricostruiti dalla Guardia di Finanza si riferiscono agli anni dal 2018 al 2021. La somma di 500 euro annua elargita dallo Stato sarebbe stata utilizzata per acquistare elettrodomestici e prodotti di elettronica
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La Carta del docente utilizzata per acquistare elettrodomestici, condizionatori d’aria, televisori e smartphone di ultima generazione. Il bonus annuo pari a 500 euro erogato dallo Stato, destinato all’aggiornamento professionale e quindi spendibile per l’acquisto di software, hardware, libri di testo, iscrizione a corsi di laurea o master e ancora biglietti di musei o iniziative di arricchimento culturale, veniva trasformato - grazie alla complicità del titolare di una società operante sotto l’insegna di una nota catena di distribuzione preposta alla vendita di elettrodomestici e altri dispositivi elettronici – in un credito liberamente spendibile.
La Guardia di Finanza di Cosenza ha denunciato l’imprenditore e adottato un sequestro preventivo del valore di 135mila euro, inerente un immobile e altre disponibilità finanziarie. La somma rappresenta l’illecito profitto del reato. Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle, il meccanismo adottato era sostanzialmente molto semplice. Il primo acquisto risultava in linea con le reali finalità del bonus. In un secondo momento, però, il docente tornava nell’attività commerciale esercitando il cosiddetto “diritto di reso”. Veniva così rilasciato a suo favore un buono spesa utilizzabile nello stesso negozio.
Circa 300 i docenti che, truffando lo Stato, sarebbero riusciti a portarsi a casa il proprio oggetto del desiderio. Gli episodi ricostruiti dalla Guardia di Finanza si riferiscono agli anni dal 2018 al 2021. Le indagini sono state compiute dal Nucleo di polizia economico-finanziarie su delega della Procura della Repubblica di Cosenza.