L’amarezza della poetessa Anna Lauria: «Dietro a questi gesti il malessere diffuso della nostra società. Non mi meraviglierei di vedere il video di quella sera sui social esibito come trofeo»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Potrebbe sembrare un gesto da nulla, ed invece, “dietro” si nasconde spesso malessere diffuso. La noia che si trasforma in vandalismi a volte sembra l’apice di una società sempre più in decadenza. E così capita che un’installazione artistica, una poesia inedita dedicata a Rossano, realizzata su via Nestore Mazzei dalla poetessa Anna Lauria nella Giornata mondiale della Poesia Unesco di una decina d’anni fa, sia presa di mira e distrutta in una calda sera di metà ottobre. Gesti sempre più diffusi che rendono perfettamente l’idea delle insofferenze giovanili.
Curioso, peraltro, che nei giorni precedenti sia stata imbrattata, questa volta a Corigliano, un’altra poesia realizzata da Anna Lauria lungo una scalinata del centro storico. «Onestamente non credo siano episodi che si possono concatenare, ma mi piacerebbe sapere cos’è successo e perché, anche grazie alle immagini di videosorveglianza, ammesso che ci siano», racconta la poetessa a LaC News24. «Dietro questi gesti – prosegue – ci sono malesseri diffusi e quello scarso senso civico che non è più insegnato nelle scuole. Intorno all’opera danneggiata ho poi ritrovato dei cartoni di pizza e delle bottiglie di birra».
Anna Lauria è poetessa famosa, affermata e conosciuta, e di quell’atto non riesce a capacitarsi. «Sono rimasta sbalordita ed allo stesso tempo angosciata, perché mi chiedo a chi possa far male una poesia. Installo opere del genere in tante città e quelle realizzate nella mia mi rendono particolarmente orgogliosa. Ma assistere a queste scene mi preoccupa, perché sono la cartina tornasole di ragazzi cresciuti spesso soli, con genitori assenti per via del lavoro», e di una quotidianità tritacarne.
«E poi in loro (in alcuni giovani, ndr), sto notando sempre più gesti violenti, come quello di lanciare una lattina piena contro altri oggetti, in mezzo alla strada ed in pubblico, per il solo gusto di divertirsi. Purtroppo – è l’amara considerazione di Anna Lauria – gli atti vandalici rimangono impuniti, e questi gesti insani rappresentano proprio l’arroganza di chi la fila liscia. “Gesta” che non destano più scalpore e che lasciano tutti indifferenti. Ma forse, la colpa è anche un po’ la nostra, di tutti. Non mi meraviglierei se vedessi le immagini di quella sera spiattellati sui social come un trofeo da mostrare. Mi auguro che il comune di Corigliano Rossano ripristini l’installazione».
In compenso, però, c’è un rovescio della medaglia positivo. «Dopo questo episodio – conclude Anna Lauria – sono stata contattata dal preside dei Liceo Classico e Scientifico, Antonio Franco Pistoia, per chiedermi di realizzare delle poesie nei cortili delle scuole». D’altronde, a chi può far male una poesia?