La cerimonia di insediamento si è svolta alla presenza del procuratore e del presidente del Tribunale Rodolfo Palermo
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Undici nuovi giudici e quattro sostituti procuratori sono stati destinati alle loro funzioni a Catanzaro. La cerimonia si è svolta davanti al procuratore Nicola Gratteri e al presidente del Tribunale Rodolfo Palermo.
Secondo Palermo «daranno risultati a breve termine». «Ci troviamo in un momento particolare - ha aggiunto - con il contagio da Covid che rallenta un po' le attività però le funzioni giudiziarie verranno svolte tranquillamente dai colleghi, in sicurezza, e con l'arrivo dei nuovi contiamo di svolgere sempre meglio l'attività giudiziaria».
I giudici di prima nomina non possono essere destinati alla sezione gip/gup. «L'ufficio gip - ha spiegato Palermo - è stato già rinforzato perché prima di indicare al Consiglio superiore della magistratura i posti che avrebbero occupato i colleghi, è stato fatto un concorso interno e i posti dell'ufficio gip sono stati tutti coperti con magistrati già in servizio. Ci sono anche due magistrati applicati che vengono da sedi giudiziarie diverse da quelle del distretto di Catanzaro. È un ufficio che sta lavorando bene».
«È un evento importante - ha detto il procuratore Nicola Gratteri - come lo è stato quando il 2 novembre 2017 sono arrivati sei pubblici ministeri e 12 giudici. C'è una grande attenzione ormai sul distretto di Catanzaro e questo ci conforta perché ci dà la possibilità di fare un piano di rientro sui fascicoli arretrati ma anche di pensare a progetti nuovi».
I nuovi giudici destinati alla prima sezione civile, alla sezione dibattimento, e sezione misure di prevenzione e Riesame sono: Luca Bonifacio; Stefano Costarella; Maria Teresa Pia Farina; Beatrice Fogari; Teresa Lidia Gennaro; Fabiana Giacchetti; Sara Mazzotta; Luca Mercuri; Sara Merlini; Mariarosaria Migliarino; Gabriella Pede.
I nuovi sostituti procuratori che hanno firmato oggi sono: Francesco Bordonari; Francesca Delcogliano; Silvia Peru; Saverio Sapia.
La questione sanità in Calabria e l'assenza di un commissario è un «problema politico. Noi ci possiamo solo dispiacere come cittadini, come calabresi che amano, e lo abbiamo dimostrato, questa terra in modo viscerale. La domanda andrebbe rivolta a chi ha il potere di amministrare la Calabria e l'Italia». Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, a conclusione della cerimonia d’insediamento nel capoluogo calabrese.