VIDEO | L’Arcivescovo di Cosenza analizza il “governo” Bergoglio, soffermandosi sui momenti più significativi, le sfide superate e le prospettive future per la Chiesa
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Monsignor Giovanni Checchinato, Arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano
Sono trascorsi dodici anni dall’inizio del pontificato di Papa Francesco, un periodo che ha profondamente segnato la Chiesa e la società globale.
Monsignor Giovanni Checchinato, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, intervistato negli studi di Rende, ha colto innanzitutto l'opportunità per esprimere vicinanza e augurare una pronta guarigione al Pontefice, recentemente provato da problemi di salute. «Auguro a Papa Francesco di riprendersi presto per tornare, nella misura possibile, a svolgere la sua missione pastorale», ha detto Monsignor Checchinato.
Nel periodo trascorso, il pontificato di Francesco si è distinto per la sua forte impronta evangelica, iniziata con l’enciclica Evangelii Gaudium, definita dall'arcivescovo stesso come un vero e proprio manifesto programmatico, e culminata recentemente con la bolla d’indizione dell’anno santo “Pellegrini della Speranza”. «Tutto il suo magistero ruota intorno al messaggio del Vangelo, inteso come fonte primaria di gioia e di speranza», ha sottolineato Checchinato.
Inevitabilmente, il pontificato di Francesco è stato accompagnato anche da qualche critica interna alla Chiesa. Monsignor Checchinato ricorda però che anche Pietro si oppose inizialmente al destino di Gesù: «Le opposizioni spesso nascono da un amore intenso verso la Chiesa stessa e verso il Papa».
Ripercorrendo gli eventi più significativi, l'arcivescovo indica tre momenti emblematici di questo pontificato. Il primo, il giorno dell’elezione di Francesco, con il suo affaccio a Piazza San Pietro, simbolo di una svolta nella Chiesa. Il secondo, indimenticabile per l'umanità intera, il 27 marzo 2020, quando il Papa, solo in una piazza deserta durante la pandemia da Covid-19, rivolse parole profonde e universali. Infine, la recente fase di fragilità fisica del Pontefice, che ci ricorda la sua umanità e vicinanza al popolo.
Ricordando la visita di Papa Francesco nella Sibaritide, segnata dalla storica scomunica ai mafiosi, Monsignor Checchinato ha espresso la speranza che quelle parole abbiano scosso almeno alcune coscienze. «La forza delle parole del Papa è nel dialogo diretto con ogni singolo cuore – ha detto – e anche se non è immediatamente visibile, un cambiamento, seppur piccolo, spero ci sia stato».
Riguardo al futuro della Chiesa, l'Arcivescovo ha affermato che essa non può rimanere immobile: «La Chiesa di domani non sarà quella di oggi. Mai lo è stata, perché la Chiesa è chiamata costantemente ad adattarsi alle sfide del tempo». Una Chiesa che sarà «forse diversa da come immaginiamo, ma certamente preparata dal Signore per guidare gli uomini nel cammino della storia», ha concluso Monsignor Checchinato.