Questa volta l’avete fatta grossa, cari giornalisti! Cioè, ma voi davvero pensavate che per 4 femmine ci saremmo messi a fare gli gnorri in Italia visione? Ma pe ccù ndi pijjastivu? Pe l’Isis? Isis sempre con rispetto parlando, intendiamo.

 

Cioè, noi le regole della Calabria le conosciamo perché siamo noi che le abbiamo inventate. Ma a voi cacciatori di scoop e di minchiate questa cosa non vi è mai entrata in testa. Fate sempre tutto voi! Si, è vero, siamo una figura scomoda, siamo l’alibi per ogni occasione, siamo i senza nome e i senza faccia, siamo gli invisibili che danno fastidio a chiunque. E voi ci trattate come tali, mettendo in mezzo la gente di questa terra maledetta come vittime sacrificali, talmente sacrificali che persino lo scorreggio odora di ‘ndrangheta.

 

Ma questa volta l’avete fatta grossa. Perché noi, diversamente da quanto pensate, godiamo di un certo rispetto. In Calabria come a Roma. Questa pubblicità gratuita non ce l’aspettavamo, onestamente. E vi ringraziamo apertamente. Avete sprecato chili di inchiostro, avete scomodato scrittori anti-maffiosi di professione per nulla. Gli avete detto “oh, ragazzi, la ‘ndrangheta se la sta prendendo pure con 4 femmine che giocano a calcio, andate e scrivete”. Certo, capiamo benissimo che il vostro intento era quello nobile di smuovere le coscienze. In apparenza, certo, è così. Ma la verità è che a voi non frega niente della Calabria e dei calabresi, perché a voi interessa fare notizia anche laddove la notizia non è verificata. Tanto a voi cosa importa? Mica abitate qua? Mentre voi ci trattate da fantasmi, chiamandoci ‘ndrangheta in maniera totale al pari della politica, istituzionalizzandoci, qui c’è gente che ci vede ogni giorno nei bar, nelle piazze, per strada. E ci vede per nome e cognome. E ha paura di noi, perchè così va la vita.

 

Si, questa pubblicità gratuita non ce l’aspettavamo. Per noi è come un Oscar. Da oggi siamo ancora più forti, la nostra immagine si rivaluta. Perché la ‘ndrangheta certe cose non le fa!
Grazie di cuore