VIDEO | L’incontro a Limbadi tra Salvini e il presidente dell’ente è suonato un po’ come l'ultimo tentativo di evitare il commissariamento che ora gli uffici del ministro devono ordinare
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Prima coltiva la speranza di rimanere anonimo, e resta di spalle e quasi infastidito dall'occhio della nostra telecamera che lo scova - all'ombra ma non troppo - in attesa del ministro Salvini; poi, però, Pasquale Anastasi nulla può fare per trincerarsi nel riserbo quando diventa vittima del "protocollo" che accompagna il leader leghista nei suoi bagni di folla con richiesta di selfie.
«Matteo, lui è il presidente della Fondazione, Pasquale Anastasi», si sente urlare in mezzo alla folla. Una apparizione quasi messianica, più che una presentazione politicamente pesante, quella che ha portato il vertice dell'ente morale dedicato alla mistica Natuzza Evolo a contatto con il vicepremier in visita a Limbadi.
Anastasi, uomo forte della navigata burocrazia regionale, oggi in quiescenza, 48 ore dopo la stretta di mano sotto il sole calabrese, tra le mura Vaticane perderà la sua partita - con il vescovo che scioglie definitivamente il vincolo religioso del sodalizio, cassaforte delle opere costruite in nome della Beata di Paravati - e quindi l'accreditamento con il responsabile del Viminale è suonato, forse, come l'ultimo tentativo di evitare il commissariamento che ora gli uffici di Salvini devono ordinare; oppure, perché no, un modo come un altro per iniziare un accomodamento alla calabrese.
Quel «Matteo ti presento Pasquale Anastasi», fatto riecheggiare tra la folla adorante, precari della scuola che patrocinavano "una raccomandazione al ministro Bussetti", allevatori di Maierato che chiedevano a Salvini di intercedere con «il ministro Centinaio perché abbiamo il problema dei cinghiali», quell'assunzione di Anastasi nell'emisfero leghista - accompagnato dall'assessore vibonese Franca Falduto e da un anfitrione del nuovo corso leghista in provincia - fa somigliare tutto ad un pasticcio. Per questo, forse, dopo la dura presa di posizione della Curia, dalla Fondazione diretta da Anastasi non hanno detto nulla: in attesa di "buoni uffici", in questa eterna partita a scacchi che i veri devoti di "Mamma Natuzza" seguono con sofferenza.
"Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi", si diceva un tempo per certe cose, ma vuoi mettere se il "fante" è il nuovo "capitano" del possibile centrodestra che verrà?