L'amore per la propria città ha spinto due sorelle a prendersi cura delle aiuole sistemate sul lungomare di Vibo Marina. Ogni giorno Immacolata, Maria e il cognato Gioacchino annaffiano le piantine messe a dimora dal Comune. «Non potevo vederle appassire», spiega Immacolata Gambardella, fioraia in pensione.

«Nel 2020, per effetto del Covid sono stata costretta a chiudere la mia attività decennale. È stato un duro colpo. Oggi ho un negozio molto più grande che è Vibo Marina». Un’iniziativa nata per gioco che si è presto trasformata in impegno quotidiano. 

In questo progetto Immacolata ha trascinato sua sorella Maria che durante la pandemia ha perso il marito. «Prendersi cura delle piante fa bene al corpo e all’anima e alla nostra città che amiamo profondamente», confida. Io amo Vibo Marina, lo slogan impresso su maglie e cappellini. L'attività documentata su Facebook ha riscosso successo e apprezzamenti da parte della comunità della popolosa frazione. E così altri volontari si sono uniti al gruppo nato con l'intento di diffondere la cultura del bello.