Un evento piacevole, di alto spessore culturale e sociale, con un pubblico numeroso e attento nell’ascoltare tre belle testimonianze riguardanti il nostro territorio, intervallate da tanta buona musica eseguita da giovani talenti del luogo.

La decima edizione del Premio Porto Santa Venere 2023 è stata condotta da Patrizia De Napoli, giornalista di LaC News24 che, in un piacevole dialogo con i tre premiati, ha saputo cogliere il loro vissuto e il forte legame con Vibo Marina e la Calabria.

Un evento che ha voluto promuovere l’identità locale, quanto di positivo vi sia nella comunità, la partecipazione e la solidarietà, l’educazione continua e la legalità; che ha affrontato anche importanti temi di attualità riguardanti il potenziamento del porto e i servizi di soccorso, l’economia del mare, la formazione e il lavoro, la sanità e l’ambiente, la scuola e l’università, lo sviluppo sostenibile del territorio.

I premiati

Maria Francesca Marino, direttore dello Stabilimento Baker Hughes di Vibo Marina, è stata premiata «per il tenace impegno in un’azienda leader del settore metalmeccanico che investe sul futuro nel nostro territorio, producendo macchinari di alta tecnologia esportati dal porto di Vibo Marina in tutto il mondo. Per la particolare attenzione ai temi dell’innovazione, della formazione e del lavoro femminile, della promozione del sociale e dell’ambiente. Per aver scelto di ritornare nella nostra Calabria, e per l’amicizia che la lega alla comunità di Vibo Marina. In segno di riconoscenza e stima». Hanno consegnato il premio il presidente della Provincia Corrado Landolina e il dirigente dell’Istituto “A. Vespucci” Giuseppe Sanginiti. L’ingegnere Marino ha voluto dedicare il premio ai genitori e a tutti i dipendenti dello stabilimento di Vibo Marina.

A Bruno Nardo, eccellente medico nella chirurgia generale e dei trapianti, docente universitario e direttore dipartimento chirurgico, il riconoscimento «per il grande impegno professionale nel Servizio sanitario calabrese e nella formazione di giovani medici. Per il contributo alla riduzione della migrazione passiva e per la donazione d’organi. Per la grande passione che nutre verso il nostro mare con i tanti effetti benefici. Per aver scelto di ritornare in Calabria, rafforzando un antico legame con Vibo Marina il cui nome promuove in tutto il mondo. In segno di riconoscenza e stima». Hanno consegnato il premio Giuseppe Conocchiella, portavoce del Forum terzo settore e figura storica dell’Aido per la promozione delle donazioni, e Rosanna Moschella, medico impegnato nella medicina territoriale di Vibo Marina.  Il dottor Nardo ha voluto dedicare il premio alla sua famiglia e ai suoi pazienti.

Ai Vigili del fuoco del Distaccamento portuale di Vibo Marina, presente il responsabile geometra Domenico Ferito, il premio «per il prezioso servizio svolto con personale specializzato e unità navali nella prevenzione e soccorso nel porto di Vibo Marina snodo nevralgico per l’approvvigionamento petrolifero della Calabria. Per i compiti di pronto intervento ad alto rischio in mare, a bordo delle navi, nel territorio costiero, nei piani di emergenza. Un presidio dei Vigili del fuoco “nautico” molto apprezzato e da preservare al meglio come un bene indispensabile per il nostro porto e la nostra comunità. In segno di riconoscenza e stima». Hanno consegnato il premio Caterina Muggeri, presidente della Croce Rossa Italiana di Vibo, e Valentina Cundari, referente dell’AdSp al porto di Vibo Marina che ha portato i saluti del presidente Andrea Agostinelli. Un premio dedicato a tutti i Vigili del fuoco di Vibo Marina di ieri e di oggi.

La Pro Loco ha offerto come riconoscimento un’opera significativa realizzata in esclusiva per il Premio dal versatile artista Antonio La Gamba, un pregevole bassorilievo contenenti simboli identitari, così spiegati dallo stesso autore: «Il faro che squarcia il buio dell’ignoranza. Il mare entità viva in simbiosi con l’uomo da proteggere e tutelare. Gli scogli, difficoltà che si frappongono al raggiungimento degli obiettivi. Il frammento in marmo memoria e radici di Santa Venere. Il gabbiano simbolo di libertà, che si innalza in volo per raggiungere nuovi orizzonti».  

La Camera di Commercio ha inoltre fatto omaggio di un libro, “Il porto ritrovato”, documenti e atti per la storia del Porto di Santa Venere, una impegnativa ricerca dello storico Antonio Montesanti, pubblicata da Rubbettino.

La serata ha visto la collaborazione di Ilenia Iannello del gruppo soci giovani della Pro Loco e l’esibizione dei tre musicisti: Simon Stanganello al pianoforte, Eleonora Forelli alla chitarra, Rita Cannavino al pianoforte.  E poi ancora la partecipazione del personale operativo dei Vigili del fuoco di Vibo Marina con due mezzi terrestri di soccorso, dell’ingegnere Domenico Attisani già direttore dei Vigili del fuoco della Calabria, di Virgilio Rombolà con una nutrita delegazione dell’Associazione nazionale Vigili del fuoco Vibo Valentia, del comandante della Stazione Carabinieri di Vibo Marina Alessandro Feleppa, del tenente  Gabriele Abbadessa in rappresentanza della Capitaneria di porto, di monsignor Filippo Ramondino  amministratore della Parrocchia di Vibo Marina.

Nel corso della serata vi è stato anche un collegamento telefonico commovente da Porto Santo Stefano con Anna Borelli, sorella di Ido, il giovane deceduto nello scoppio della petroliera “Soreghina” insieme a Antonio Maggini e Giovanni Lippi, che ha ricordato l’evento accaduto nel lontano 1962, ringraziando ancora quanti all’epoca si sono prodigati nell’opera di soccorso tra civili e VdF; dopo quella tragedia si è compreso quanto fosse indispensabile una postazione dei Vigili del fuoco a Vibo Marina, aperta nel 1985 e che rimane indispensabile.

Un ringraziamento particolare è andato al dirigente Sanginiti e al professor Mamone dell’l’Istituto Vespucci che ha ospitato il premio nell’importante scuola, al presidente di LaC Tv Domenico Maduli, ai vivai fratelli Amoroso, agli organi di stampa. Il Premio è il frutto dell’impegno di tutti i soci, dei i volontari, degli amici della ProLoco, di quanti a vario titolo si sono adoperati per il successo della serata e un momento di convivialità, espressione di una comunità unità che ha una sua storia, vive il suo presente, desidera un futuro migliore.