VIDEO | Sulla collocazione del futuro ospedale, alla luce dell’apertura della facoltà di Medicina e Tecnologie digitali Nicola Leone commenta: «Qui sarebbe più facile la cooperazione ma sono scelte che spettano alla politica»
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L’Unical continua a incassare successi e riconoscimenti e a scalare le classifiche internazionali. L’ultima, in ordine di tempo riguarda l’ingresso delle facoltà Fisica e Astronomia nella lista specifica del QS World University ranking, una delle più prestigiose e consultate al mondo.
«In questa classifica la nostra università era già presente dal 2020, da quest’anno entriamo anche in quella specifica. È un risultato che conferma la qualità delle ricerche dei nostri dipartimenti» spiega il rettore Nicola Leone. Un risultato, dopo la conferma ai vertici del Censis, che accende i riflettori internazionali sull’ateneo che somiglia sempre di più a una piccola Harvard del Sud Italia. «L’agenzia nazionale di valutazione sistemi universitari per un anno ci ha valutato collocandoci al primo posto davanti a Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata, e questo ci riempie di soddisfazione». La formazione eccellente e un campus che mira sempre di più a diventare una cittadella vera e propria, stanno attirando sempre più studenti che invece di migrare altrove scelgono di restare.
«A differenza di altri atenei, anche durante la pandemia abbiamo avuto un’ottima risposta dal punto di vista delle iscrizioni. La riforma della nostra offerta formativa, evidentemente, è stata apprezzata. Ora siamo in piena campagna di immatricolazione e posso dire che i primi dati sono positivi. Io invito tutti a iscriversi, abbiamo a bando i due terzi dei posti e partecipando adesso lo studente si assicura una collocazione all’Unical ancora prima del diploma. Insomma, devo dirlo, si ha qui, sotto casa, la possibilità di realizzare i propri sogni forse meglio che altrove».
L’Unical guarda con fiducia anche ai fondi del Pnrr che potrebbero dare ulteriore slancio all’ateneo sotto tutti i punti di vista. «È una grande opportunità quella che si è profilata davanti ai nostri occhi, il Pnrr è una sfida complessa che richiede grandi capacità progettuali – spiega il rettore – questi fondi saranno erogati su base competitiva e noi stiamo dispiegando le migliori forze per cogliere questa occasione».
L’apertura della facoltà di Medicina e tecnologie digitali è entrata anche nel dibattito, molto acceso, sulla location da destinare al futuro ospedale che il sindaco di Rende Manna vorrebbe proprio vicino all’Unical. «Da parte nostra siamo pronti ad accogliere il nuovo ospedale, se si deciderà collocarlo qui vicino sarebbe forse più semplice la cooperazione ma la scelta spetta solo alla politica che farà le sue valutazioni e noi le rispetteremo».