Forse è uno straniero, forse un migrante, uno dei tanti in cerca di speranza. Certamente è un figlio di Francesco, uno dei tanti di quel papa che ha fatto del dialogo e dell’accoglienza il cuore del suo messaggio
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Arriva a tarda sera, quando la spiaggia si svuota e non c’è più nessuno. Sistema il suo giaciglio fatto da due sedie, toglie le scarpe, si avvolge in una coperta, e passa la notte così: in silenzio, sotto le stelle, cullato dal rumore del mare che accarezza la riva.
All’alba prima che la città si svegli va via, nasconde sedie e coperta, per poi tornare la prossima notte. Va avanti così da alcuni giorni, forse settimane. Siamo sulla bella e suggestiva spiaggia di Crotone, vicino la passerella a pochi metri dal Lido Kursal.
Nessuno conosce la sua storia, nessuno sa da dove venga o dove vada durante il giorno. Forse è uno straniero, forse un migrante, uno dei tanti in cerca di speranza. Certamente è un figlio di Francesco, uno dei tanti di quel papa che ha fatto del dialogo e dell’accoglienza il cuore del suo messaggio. Un figlio che Bergoglio avrebbe abbracciato e sostenuto con l’umanità che ha sempre contraddistinto il suo operato.