Le diagnosi annuali di tumore in Italia fanno ancora registrare una differenza nel numero di nuovi casi fra Nord e Sud. A rilevarlo è il volume 'I numeri del cancro in Italia 2016', dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dell'Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum), presentato oggi al ministero della Salute.    

 

''Da un lato, al Meridione - sottolinea Lucia Mangone, presidente Airtum - persistono fattori protettivi che rendono ragione di una bassa incidenza di alcune neoplasie. Dall'altro, la minore attivazione degli screening programmati al Sud spiega i valori di sopravvivenza che, per alcune sedi tumorali, rimangono inferiori a quelli registrati al Nord''.   

 

Un capitolo del censimento è inoltre dedicato alle neoplasie rare che colpiscono ogni 12 mesi in Italia 89mila persone. La sopravvivenza a cinque anni è pari al 55% rispetto al 68% dei tumori più frequenti. Per questo, avvertono gli oncologi, ''devono essere programmati percorsi dedicati per questi malati, perché sono numerosi i pazienti e le famiglie che, per la frammentazione delle competenze o in mancanza di punti di riferimento, sono spesso costretti a onerosi spostamenti con costi sociali elevati''.