Si è svolta questa mattina dinnanzi al Tribunale in composizione collegiale di Catanzaro presieduto da Tiziana Macrì il processo a carico di sedici persone e una società, la Agrin, rimaste coinvolte nel gennaio del 2014 in un’operazione della Guardia di Finanza che ha fatto luce su una presunta maxi-truffa ai danni dell’Inps e dell’Unione Europea.

 

L’inchiesta ha coinvolto l’imprenditore lametino Annibale Notaris e il commercialista Antonino Porcaro accusati di aver partecipato ad un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di un’attività sistematica ed organizzata di truffa ai danni di enti comunitari, statali e regionali consistente nell’indebita percezione di contributi previdenziali a favore di lavoratori fittizi nonché di fondi a sostegno dell’attività agricola (Pac e Psr) a fronte di attività agricolo-imprenditoriali, secondo l’accusa, mai realmente svolte.

 

Annibale Notaris è accusato di aver organizzato il sodalizio criminoso in qualità di titolare dell’omonima ditta individuale e amministratore di fatto della ditta individuale Umbro e della Agrin e di essere l’ideatore di un collaudato sistema di frode ai danni di enti pubblici previdenziali e assistenziali basato sul reperimento (mediante la stipula di contratti di affitto di fondo rustico solo formale, falsi e inesistenti) di terreni incolti nonché di falsi braccianti agricoli da far successivamente figurare nelle domande di indennità di disoccupazione, malattia e o maternità presentata all’Inps, ovvero in quelle di erogazione di fondi a sostegno dell’agricoltura presentati ad enti comunitari o regionali, così da ottenere indebiti pagamenti a fronte di attività imprenditoriali e datoriali mai svolte.

 

Nell’inchiesta è finito anche il commercialista, Antonino Porcaro, accusato di aver contribuito all’ideazione del meccanismo criminoso coordinando le attività del “gruppo” imprenditoriale occupandosi della tenuta delle scritture contabili e in molti casi alla materiale presentazione dei documenti presso gli enti ricettori.

 

Questa mattina dinnanzi al tribunale collegiale sono saliti sul banco dei testimoni tre testi citati dalla pubblica accusa. In particolare, i tre testi hanno riferito in aula in ordine alle modalità di stipula di diversi contratti del comparto agricolo, finalizzati all’indebita percezione di contributi statali erogati dall’Inps. Tali “modalità operative avrebbero avuto luogo attraverso contatti con diversi soggetti del Lametino. Terminata l’escussione dei tre testimoni, il processo si avvia verso la fase finale dell’assunzione della prova a carico. Prossima udienza fissata il 25 maggio per l’esame in aula degli ultimi testi citati dalla pubblica accusa

 

Gli imputati sono: Annibale Notaris di 53 anni, Antonino Porcaro 48 anni, Angelina Umbro 52 anni, Maria Notaris 34 anni, Francesca Notaris 26 anni, Maria Abbruzzese 49 anni, Rita Abbruzzese 38 anni, Fiorella Amato 51 anni, Fiorina Amato 49 anni, Monica Bevilacqua 32 anni, Elisabetta Bubba 55 anni, Maurizio Bubba 48 anni, Antonio Guzzi 64 anni, Rocco Passafaro 62 anni, Brunella Passalacqua 39 anni e Carmina Passalacqua 65 anni.

 

Luana Costa