Al Centrale sedici feretri, a Lido nove, quattro a Santa Maria ed uno a Gagliano. La testimonianza di due familiari (uno disabile) per un problema che si aggrava di anno in anno
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Sono tante le bare che attendono giorni, se non settimane, per trovare degna sepoltura nei quattro cimiteri di Catanzaro. Si possono vedere e contare negli obitori e persino appoggiate in modo irrispettoso sui banconi delle chiesette.
Secondo quanto abbiamo appurato direttamente ieri erano nove le salme in coda nel camposanto di Lido, quattro a Santa Maria ed una a Gagliano, mentre al cimitero Centrale – il principale e più grande – arrivavano addirittura a sedici!
«Dal lontano 2003, quando è morto mio padre, la situazione è stata sempre questa – dice Antonio Mirarchi, che è stato anche consigliere comunale – o meglio è andata sempre a peggiorare. I cimiteri versano in condizioni a dir poco disastrose, come si suol dire non c'è rispetto neanche per i morti. Esiste un progetto maturato con la precedente legislatura di centrodestra con cui si potrebbe affidare la gestione ai privato oppure fare un mutuo con cui si potrebbero ampliare tutti e quattro i cimiteri comunali».
A Santa Maria le criticità riguardano anche la strada d'accesso dimezzata a causa di piogge e soprattutto una perdita della conduttura che rischia di farla sprofondare completamente con persistente pericolo per i visitatori.
L’appello di un disabile
«Qui le difficoltà sono tante - dice al Network LaC Giuseppe Conte, un paraplegico che viene spesso in auto per omaggiare i genitori defunti – prima di tutto quella di arrivare perché c'è una salita che a piedi ovviamente con la carrozzina non posso fare; poi questa strada dissestata per cui io mi metto ogni volta in pericolo a salire perché sembra stia crollando tutta quanta per l'infiltrazione d'acqua copiosa che si vede.
Anche io ho notato feretri in attesa di tumulazione e posteggiati sia nella cappella sia nella camera mortuaria. Ma vorrei segnalare anche un problema personale: mia madre è stata tumulata molto alta, in quarta fila. Devo sempre chiedere la cortesia a qualche persona di buon cuore che salga al posto mio per deporre dei fiori. Con papà non ho questo problema perché è in fila bassa. Ma la mamma posso solo guardarla da lontano… sono due anni che aspetto. Non chiedo privilegi, solo un cambio con chi magari è qui da tanto tempo».