Secondo i due movimenti civici che sostengono il primo cittadino di Corigliano Rossano si tratta di una «ipotesi superficiale, scandalosa e soprattutto dannosa per il futuro sviluppo urbanistico della città»
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Statale 106 jonica, tratto Sibari-Rossano senza copertura finanziaria. Escono allo scoperto i rappresentanti dei movimenti Corigliano Rossano Futura e Corigliano Rossano Pulita, due forze politiche di governo che sostengono in consiglio comunale il sindaco Flavio Stasi, in questi giorni al centro di una serie di questioni e di scontri anche istituzionali circa la realizzazione di opere importanti programmate nel territorio. I due movimenti parlano di «malafede e demagogia» da parte di chi farebbe bene a impegnarsi affinché la strada possa essere finanziata davvero e non solo a parole o in parte.
«L’invito è ad analizzare attentamente i disegnini con le quattro lineette inviati da Anas al Comune per verificare come una strada che dovrebbe avere caratteristiche autostradale venga fatta passare in mezzo agli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo formando una ennesima barriera». Per le forze di maggioranza si tratta di una «ipotesi superficiale, scandalosa e soprattutto dannosa per il futuro sviluppo urbanistico della città ed in contrasto con le previsione del Piano strutturale associato che a breve sarà adottato».
Manca una visione di territorio
Viene rilevata la mancanza di una visione di territorio «inteso nella sua unitarietà di piana di Sibari, cerniera tra l’area cosentina, il Pollino ed il Crotonese, che già si configura come area metropolitana ed alla quale occorre dare una rete di infrastrutture di trasporto in ottica di intermodalità e di integrazione con l’autostrada del Mediterraneo, i porti di Corigliano, Crotone, Cariati e i Laghi di Sibari, l’aeroporto di Crotone e le direttrici verso le aree cosentina, silana e pugliese.
Si tratta, in sostanza, di riprendere il progetto di autostrada jonica redatta negli anni ’90 dalla stessa Anas che col suo tracciato a mezza costa aggirava gli abitati e fungeva anche da raccordo tra aree di pianura ed aree collinari e montane facilitando l’accesso ai centri storici».
Ma oltre alla 106 ci sono anche altre questioni rimaste in stand-by: i due movimenti richiamano l’attenzione sul fermo dei lavori di elettrificazione della tratta ferrata Sibari-Crotone. «Ci dicano i nostri eletti in Regione ed in Parlamento perché sono fermi i lavori di ammodernamento della ferrovia e perché non siano stati previsti i raccordi per il porto di Corigliano e l’aeroporto di Crotone. Così come si registrano silenzi sia sulla realizzazione della Tarsia-Cantinella, una perenne incompiuta non totalmente finanziata, sia sulla Longobucco-mare.