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«Certi maledetti burocrati dell'ufficio economato e dell'ufficio tecnico della Regione stanno bloccando l'attività della protezione civile». Usa nuovamente i social Carlo Tansi e punta nuovamente il dito contro quella burocrazia regionale colpevole della “situazione” che sono costretti a vivere i dipendenti della Prociv regionale: «Siamo come accampati, senza scrivanie e senza computer per colpa loro. Ho tolto di tasca mia quasi mille euro per richiedere i permessi (non riconosciuti) per le modifiche dei nostri locali a comuni e vigili del fuoco per far dismettere i locali della protezione civile in affitto della Regione Calabria e farli trasferire in locali della Regione facendo risparmiare ai contribuenti 340.000 euro all'anno e questo è il loro ringraziamento!».
E ancora continua: «Ci stiamo ammazzando di lavoro tra frane, alluvioni, terremoti e incendi, lavoriamo di giorno e di notte, sabato e domenica compresi, mentre costoro passano il tempo a romperci le palle con la connivenza di certo sindacato. Evidentemente questo è il prezzo da pagare per le mie uscite pubbliche e non solo...».