La Calabria sempre più vicina agli Usa tramite il legame tra gli emigrati e la terra d’origine. Il Tricolore e la bandiera americana sventolano su Piazza Italia, mentre la banda musicale città di Spilinga esegue i due inni nazionali. La piazza è gremita. C’è il sindaco Enzo Marasco, il vice sindaco Franco Barbalace e il consiglio comunale al completo, ma soprattutto la popolazione spilingese all’evento che suggella un legame che esiste da oltre 50 anni: l’amicizia tra il Comune di Spilinga e la città di Newark nel New Jersey. Le due città hanno firmato un patto di gemellaggio che avrà l’obiettivo di favorire il Commercio, la Cultura e il Turismo.  Collegato via streaming il Sindaco statunitense Ras J. Baraka che ha sottolineato il profondo legame tra le due comunità. Un legame che risale all’inizio del XX secolo quando molti spilingesi emigrarono negli Stati Uniti, in cerca di un futuro migliore.

Emigranti come Francesco D’Agostino, che dopo 50 anni è ritornato nel suo paese natio. Quasi tutti i cittadini di Spilinga hanno un parente o un amico negli Usa. Spilingesi doc, si definiscono, che hanno quasi dimenticato la lingua italiana ma che non dimenticano le loro radici.

Nel 1927 a Newark fu fondato lo “Splilingese Social Club”, nato con l’obiettivo di accogliere ed unire i migranti appena arrivati, assicurando oltre che un primo punto di riferimento anche un luogo di aiuto per chiunque fosse in stato di bisogno, con cure per gli ammalati e sostegno finanziario ai disoccupati. Gli emigrati spilingesi hanno inoltre costruito la loro chiesa “Mount Carmel”, in Oliver Street e precisamente nel quartiere delle industrie del ferro di Newark. Oggi questa chiesa rappresenta una testimonianza della religiosità e delle tradizioni culturali dei migranti nonché un ricordo perenne dei tanti immigrati che con le loro piccole e sudate donazioni hanno realizzato l’impossibile.

 

Altro merito degli spilingesi migrati a Newark è stato quello, nel 2000, di contribuire con le loro donazioni a ristrutturare una chiesa del loro paese natale. Contemporaneamente, nel terreno di Mount Carmel hanno edificato una “copia” del santuario spilingese della Madonna della Fontana, a memoria e testimonianza della loro fede e devozione nonché segno del legame nostalgico con il loro paese di origine. I legami con il paese di origine sono continuamente rinnovati e rinforzati grazie ai viaggi di molte persone che tornano a Spilinga, spinti da legami familiari e di amicizia. Da oggi, il tutto sarà rinforzato grazie al gemellaggio tra le due città.