Previsto per sabato 23 ottobre a Vibo valentia un sit-in di Libera. L’iniziativa a seguito della sparatoria registrata in città nei giorni scorsi. In una nota il Coordinamento provinciale Libera Vibo Valentia promuove l’evento per dire no alla violenza: «Ci sono loro – scrivono i volontari - ma ci siamo soprattutto noi, il territorio vibonese non è disposto a correre il rischio di fare passi indietro nel difficile e complesso percorso del riscatto e della rinascita. Quanto è accaduto lo scorso sabato a Vibo Valentia è di una brutalità inaudita. Espressione di una precisa mentalità che affonda le radici nella sottocultura della violenza, dell'omertà e della legge del più forte».

«Viviamo in contesti complessi - prosegue la nota - in cui, purtroppo, troppo spesso sono i nostri giovani a divenire attori di fatti di sangue, affascinanti da un mondo criminale che risolve le controversie con la sola legge del sangue e delle armi. Siamo consapevoli che vi è la necessità di interrogarci come educatori, come istituzioni, come attori del sociale, come genitori ma, ancor prima, come cittadini e cittadine su che tipo di presente vogliamo vivere e che futuro vogliamo costruire per le generazioni che verranno. C'è il rischio che fatti come questi possano passare in sordina, normalizzando ciò che normale non è, abituandoci a questo tipo di notizie di cronaca che finiscono inevitabilmente per alimentare un silente senso di rassegnazione. Questo non può avvenire».

Per il Coordinamento provinciale «è necessario essere sentinelle attente a difesa dei nostri luoghi, ritrovarci ed alimentare la nostra speranza. È necessario rispondere alla sottocultura della violenza con la voce del rispetto e della responsabilità, perché crediamo fermamente che la nostra città debba avere un futuro scevro dai disvalori di una mentalità 'ndranghetista e che spetti a ciascuno di noi fare la propria parte affinché ciò avvenga. Le forze dell'ordine e gli inquirenti hanno fatto il loro lavoro ma il cambiamento è un processo lungo che ha bisogno di ciascuno di noi: riprendiamoci le nostre piazze, non possiamo vivere nella paura».

«Abbiamo deciso, dunque, di indire un sit-in per sabato 23 ottobre alle ore 18,30 in piazza XXIV maggio. Vogliamo dare seguito alle parole forti e chiare del procuratore Falvo e del colonnello Capece, pertanto, lanciamo un appello rivolto a tutto il territorio vibonese per ribadire, ancora una volta, da che parte stiamo e far sentire la nostra voce, una voce di libertà che sovrasti il rumore degli spari».