Non è ancora detta l’ultima parola, perché nessuno – ad ogni livello – vuole rassegnarsi alla chiusura del Sistema bibliotecario vibonese. Lo sfratto annunciato dal Comune di Vibo Valentia, secondo quanto emerso nel corso della puntata di oggi di “Dentro la Notizia”, il format di LaC News24 condotto da Pier Paolo Cambareri, potrebbe essere temporaneamente congelato. A darne notizia è stato il sindaco di Jonadi, Fabio Signoretta, nella sua veste di presidente pro tempore della struttura culturale che da circa un anno lotta per resistere alla crisi economico-finanziaria che l’ha travolta. Nessuna comunicazione ufficiale, ma dalle interlocuzioni delle ultime ore sembra vi sia la volontà, dagli amministratori di Palazzo “Luigi Razza”, di temporeggiare per tentare insieme di trovare una via d’uscita alla spinosa vicenda.

Ospiti in studio non soltanto il sindaco Signoretta, ma anche l’ex direttore dell’Svb Gilberto Floriani che ha ripercorso le tappe d’una crisi partita nel 2008. E cioè da quando la Regione ha interrotto il flusso economico, pari a circa 50mila euro, che ogni anno versava per il sostentamento della struttura. Un gap economico al quale s’è aggiunto anni dopo il forfait della Provincia di Vibo che, per i suoi problemi di bilancio, ha smesso di pagare ulteriori 60mila euro annui precedentemente deliberati. Ecco, dunque, le cause principali della crisi rispetto alla quale il sistema bibliotecario ha fatto fronte attraverso la partecipazione a bandi nazionali. I fondi ottenuti, tuttavia, non potevano essere impegnati per il pagamento dell’unica dipendente che, ai microfoni di Cristina Iannuzzi, tra le lacrime, ha spiegato di lavorare ormai da 4 anni gratuitamente, in attesa delle indennità che ammontano a circa 60mila euro.

Insomma, una situazione complessa che vede rigida la Regione sulla sua posizione di non poter intervenire finanziariamente per la mancanza di trasparenza nei bilanci. Un passaggio che lo stesso Signoretta ha pubblicamente ricondotto a un dato nuovo, e inequivocabile: sia le rendicontazioni sia i bilanci della annualità 2020, 2021, 2022 sono stati esperiti proprio di recente, nel corso del suo mandato.

Durante la puntata, anche il contributo di Maria Teresa Marzano, nota promoter artistica e tra gli organizzatori anche delle passate stagioni del “Festival Leggere & Scrivere” (fino a quella del 2021) per la quale, ha denunciato in diretta Tv, non è stata mai retribuita. Insomma, un bel caos amministrativo soprattutto di cui però rischia di fare le spese la struttura culturale, che con i suoi 90mila volumi e le interconnessioni con le altre biblioteche calabresi e italiane rappresenta una realtà tra le più importanti del Paese.

Da qui la determinazione da parte di tutti di affrontare la questione di petto e, a prescindere da altri profili di responsabilità, di salvare la struttura. Proprio oggi, con Cristina Iannuzzi, c’erano in collegamento infatti i giovani volontari del Servizio Civile che con il loro lavoro gratuito assicurano i servizi alla collettività. È stato loro l’appello a salvare il Sistema bibliotecario, andando oltre gli steccati e oltre la politica. Politica che tenta di rimediare alla situazione. Risale proprio ad oggi la proposta del consigliere regionale Antonio Lo Schiavo di uscire dal guado attraverso la costituzione di una Fondazione pubblico-privata per intercettare anche la grande generosità dei vibonesi che stanno aderendo in massa, in queste ore, alla raccolta fondi intrapresa da intellettuali e critici letterari tra cui Gianpiero Menniti. Con questo strumento, una volta assicurata la piena trasparenza sui debiti ma anche sui crediti, si potrebbe aprire un nuovo capitolo – ma stavolta foriero di buoni auspici – per il Sistema bibliotecario che davvero tutti vogliono salvare.