Un piccolo gesto di solidarietà sotto la neve. Una cosa che dovrebbe essere normale, ma che invece non lo è.
Lei è una donna straniera. È conosciuta perché fa piccoli lavoretti per sopravvivere, probabilmente ha con sé la famiglia. Vive in un centro della Sila, a San Giovanni in Fiore, uno di quei paesi in questo periodo abbondantemente imbiancati. Tanta neve… tutti a piedi! I servizi comunali non funzionano mai come si dovrebbe. Strade quindi impraticabili.

La signora attraversa a fatica una strada del centro, mentre ha ripreso a nevicare, è una strada in salita. Dietro di lei, ad una cinquantina di metri, un giovane del posto che fa la stessa strada a piedi per raggiungere casa. Alla donna, per prendere un fazzoletto dalla tasca del giubbotto, cadono per terra alcune banconote. Continua a nevicare. Lei continua a salire.

Il ragazzo trova per terra una serie di banconote, almeno 5, cadute dalla tasca della signora che lo precedeva di poco. Il ragazzo le raccoglie, chiama la donna, accelera e la raggiungere: “signora, le sono cadute queste per terra”. E gliele restituisce. La signora è incredula, controlla nella tasca del suo giubbino, non trova nulla. Si arrabbia e si commuove. Ha le lacrime agli occhi. Dice qualcosa al ragazzo, lo guarda negli occhi per fargli capire che è fortemente colpita dal gesto. Lui saluta e continua a salire. Lei rimane ferma per qualche secondo ancora. 
Probabilmente era il suo reddito di cittadinanza, perché le banconote erano nuovissime.

I due procedono senza più incrociarsi. Alla scena hanno assistito due passanti dall’altra parte della strada. Che poi raccontano la storia. Bella e non scontata.
La neve aumenta la luce del giorno. Sembra quasi ci sia il sole. Una donna straniera è arrivata a casa. Giusto in tempo per preparare da mangiare ai figlioletti.
La neve è simbolo di purezza. “La neve faceva dimenticare la sporcizia, il fango e il buio della città”. La neve riesce sempre ad incantare