Si è discusso anche dell’importanza di formare esperti del settore agricolo. Il preside dell’istituto superiore da Vinci: «In Calabria mancano cuochi, pizzaioli, personale di sala, tecnici e agronomi»
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La scuola abbraccia il territorio, chiama a raccolta le istituzioni, i comuni, le imprese, le associazioni di categoria, il mondo agricolo dell’alto crotonese e della Sila. L’iniziativa è partita dall’Istituto di istruzione superiore “Leonardo da Vinci” di San Giovanni in Fiore, con il neo dirigente scolastico Pasquale Succurro.
Lo scopo è quello di creare una rete, una più stretta cooperazione tra tutti gli attori protagonisti dell’economia locale. Inoltre si intende unire gli sforzi, creare le migliori condizioni per produrre e commercializzare i prodotti locali che sono sempre più di qualità, anche al fine di creare finalmente un’intesa tra le imprese e gli Istituti tecnici e professionali che formano gli esperti del settore agricolo e del settore alberghiero. Sono questi infatti degli indirizzi del “Leonardo da Vinci” di San Giovanni in Fiore. Obiettivo importante è poi quello di coinvolgere la regione nella creazione di rete digitali, indispensabili per favorire lo sviluppo.
In tanti hanno risposto all’appello nell’aula magna dell’Istituto di San Giovanni in Fiore, soprattutto i sindaci e loro rappresentanti di San Giovanni in Fiore e dei comuni dell’Alto crotonese, di amministratori locali, rappresentanti degli allevatori, dell’Arsac, degli imprenditori. C’era anche Ismea con il presidente del Consorzio delle assicurazioni, Franco Laratta.
Tutti hanno convenuto, dopo le relazioni iniziale del preside Succurro, di Laratta e dei docenti dell’Agrario, che è il momento di ritrovarsi insieme, perché troppi sono ancora gli ostacoli e le difficoltà delle imprese nei rapporti con le istituzioni nazionali, regionali e locali. Per cui la scuola si pone al centro del territorio, per trovare una sintesi al fine di superare gli ostacoli tutt’ora forti. «È questo il primo di una serie di incontri che la nostra istituzione scolastica intende promuovere per essere protagonisti sul territorio. La scuola – ha commentato il dirigente - deve tornare centrale in tutte le sue dimensioni e in tutti i suoi corsi di istruzione. In Calabria mancano cuochi, pizzaioli, personale di sala, tecnici e agronomi. Noi intendiamo fare la nostra parte».