Inizierà venerdì con la classificazione dei rifiuti lo smantellamento, se non del campo, almeno del tappeto di immondizia e rifiuti speciali che lastrica l’entrata di Scordovillo. Dopo un’estate trascorsa a respirare la diossina emanata dai roghi appiccati dai cittadini di etnia rom per liberarsi dell’ingombrante fardello, ora finalmente l’amministrazione comunale è riuscita a raggranellare la somma necessaria per affidare il servizio di pulitura ad una ditta del vibonese. Il problema sarà successivo. Dopo che le ruspe avranno raccolto quanto si è accumulato in mesi, il conferimento dovrà avvenire alla Daneco di San Pietro Lametino che al momento però non ha spazio sufficiente per adempiere al gravoso compito.

 

Intanto, da settimane la città è in fermento. Da un lato i cittadini rom esasperati dal mancato raccoglimento dei rifiuti che lamentano di essere dimenticati dalle istituzioni e strumentalizzati dai cittadini italiani che utilizzerebbero la via d’accesso al campo per liberarsi dei rifiuti speciali ed ingombranti, dall’altro i lametini logorati dai continui fumi alla diossina che si sono moltiplicati.

 

Se prima, infatti, i roghi erano legati agli incendi di pneumatici, spesso portati al campo dagli stessi gommisti per ovviare alla farraginosa procedura di smaltimento, ora l’emergenza rifiuti ha aggravato la situazione e i rom non hanno trovato altra soluzione per eliminarli che dargli fuoco. Venerdì l’avvio dell’operazione di sgombero della spazzatura. Le operazioni vedranno anche la partecipazione dei Carabinieri di Lamezia Terme.

 

Tiziana Bagnato