Nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi anni, l'Italia stenta a far decollare il futuro dei suoi ragazzi e risulta ancora lontana dal resto dell'Europa. E ancora una volta le maggiori privazioni educative per i minori si registrano al Sud. È il quadro che emerge dal nuovo rapporto sulla povertà educativa in Italia di Save the Children.



Dal dossier emerge che negli ultimi 10 anni è triplicata la percentuale di minori in povertà assoluta e raddoppiata quella di minori in povertà relativa (parametro che esprime le difficoltà economiche nella fruizione di beni e servizi). La metà degli alunni è senza mensa a scuola, solo 1 bambino su 10 può andare all'asilo nido e il tempo pieno è assente in 7 scuole primarie su 10. Più di 1 ragazzo su 10 abbandona gli studi prima del tempo, 1 su 5 non raggiunge le competenze minime in matematica e in lettura e 3 su 5 non partecipano ad attività culturali e ricreative.

 

Un minore su 10 tra i 6 e i 17 anni di età nel 2016 non è mai andato al teatro o al museo, non ha visitato mostre, monumenti o siti archeologici, non ha fatto sport con assiduità, non ha letto nemmeno un libro e non ha utilizzato internet ogni giorno. Sono 6 su 10 coloro che non hanno svolto 4 o più delle attività sopra menzionate, con dei picchi negativi in Calabria (78%), Sicilia e Campania.


Un nuovo Punto Luce a San Luca. Nell'ambito del suo intervento per contrastare la povertà educativa, inoltre, l'organizzazione inaugura il 3 aprile, in collaborazione con la Regione Calabria, un nuovo Punto Luce a San Luca, in provincia di Reggio Calabria, che va ad aggiungersi ai 20 spazi ad alta densità educativa già attivati in 12 regioni per offrire opportunità ai bambini e alle loro famiglie che vivono in aree svantaggiate. Nel Punto Luce di San Luca e negli spazi predisposti in due scuole nei vicini comuni di Platì e Brancaleone, bambini e ragazzi potranno partecipare gratuitamente ad attività di accompagnamento allo studio e invito alla lettura, laboratori artistici e musicali, sport, educazione all'uso sicuro di internet e a una corretta alimentazione, mentre per i loro genitori sono previste consulenze legali, psicologiche, pediatriche e di educazione alla genitorialità.