I primi mezzi partiti da Melegnano sono arrivati a pochi chilometri dal Teatro Ariston. La Rai preferisce evitare sorprese ma i manifestanti sperano ancora
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La linea pare decisa anche se rimane una flebile speranza: la protesta dei trattori non conquisterà il palco di Sanremo nonostante i mezzi siano molto vicini (pochi chilometri) al Teatro Ariston.
Sono arrivati alle sei di questa mattina alle porte di Sanremo, Bussana. Poi hanno raggiunto il mercato dei fiori. I sette trattoristi sono partiti da Melegnano ieri sera alle 20,40: hanno macinato nella notte 240 chilometri attraverso le statali che da Milano sud portano al mare, scortati dalla polizia stradale. Da Brescia sono in arrivo altri cinque mezzi agricoli.
L’invito | Sanremo, Amadeus sale sui trattori: «La trovo una protesta giusta, se vengono li accolgo». E gli agricoltori: «Ci saremo»
In queste ore la Questura sta valutando se dare agli agricoltori il permesso di entrare nella città del Festival.
Un rappresentante delle forze di polizia ha spiegato all'Agi che il permesso originario era per sostare in quest'area un po' fuori dalla città ma, visto che i mezzi sono meno di quello che si aspettava al momento (altri ne sono attesi), è verosimile che si dia l'ok a un “avvicinamento”. Quanto alla presenza sul palco, gli esponenti di “Riscatto agricolo” sperano ancora si poter esserci stasera anche se la Rai ha smentito di aver avuto contatti con loro.
Insomma, si tratta su tutto: la Rai teme che dal palco possano arrivare messaggi contro il governo Meloni e non vuole buttarla in politica. Gli agricoltori, però, tengono aperto uno spiraglio. Lo spiega uno dei portavoce di “Riscatto agricolo”: «Quattro dei nostri ragazzi dovrebbero poter salire sul palco dell'Ariston. Potrebbe anche essere preparato un documento». Speranza che pare, in realtà, molto sfumata: più probabile che si vada verso la lettura di un comunicato da affidare ad Amadeus.
Niente improvvisazioni, dunque, o microfoni affidati a mani altrui. Decisione, in qualche modo, anticipata dalla conferenza stampa di ieri, quando Amadeus era stato meno netto nell’adesione alla protesta/proposta. «Non ritratto. Le porte del Festival sono aperte a tutti, ma è la Rai a dover decidere…». Aperte a quasi tutti, insomma.