CATANZARO - Le prossime elezioni regionali agitano le acque nel centrodestra. Il dibattito sulla scelta del successore di Scopelliti sembra più aperto che mai. L’obiettivo ormai dichiarato è quello di arrivare a un nome condiviso, con o senza le primarie, per non andare incontro a morte certa.

 

Rapporti difficili tra alleati. Prima, però, dovranno essere superati gli ostacoli e le difficoltà relazionali tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra, i due principali partiti della coalizione. Il rebus sulle candidature, tuttavia, non accenna a placarsi soprattutto dentro la compagine che detiene al momento la maggioranza dei consensi. Dopo i nomi di Wanda Ferro e Roberto Occhiuto, nelle file azzurre crescono così le adesioni intorno a Pino Galati, anche se Jole Santelli, la coordinatrice regionale del partito sta cercando in ogni modo di lanciare l’ex parlamentare dell’Udc che nei prossimi giorni tornerà in aula a Montecitorio. Molto dipenderà dai nuovi scenari e dai conseguenti equilibri che andranno a delinearsi sul territorio nazionale, dove tra Giovanni Toti e Raffaele Fitto è ancora muro contro muro.

 

Scopelliti scopre le carte. Le acque sono tutt’altro che calme nel Nuovo Centrodestra di Alfano. I postumi delle elezioni europee, tengono ancora a debita distanza l’ex governatore Giuseppe Scopelliti dalla famiglia Gentile. Ieri  Scopelliti è tornato a parlare di primarie. E senza usare molti giri di parole, ha asserito: “Ho la sensazione che qualcuno si sia già venduto l’anima alla sinistra. Le primarie il centrodestra non le può fare sui giornali come sta avvenendo. Occorre sedersi intorno ad un tavolo, guardandosi in faccia e cominciare a parlarsi invece di farlo sui giornali. C'è bisogno di un confronto tra persone serie". Ciò significa che prima di tutto  servirà un chiarimento interno. Ma è evidente che  i toni dell’ex presidente della regione siano ancora abbastanza polemici nei confronti di chi (Gentile appunto) aveva predicato primarie subito e a tutti i costi.