L’associazione Luca Coscioni mette radici anche a Reggio Calabria. Sabato scorso, nella libreria Spazio open, si è tenuta la riunione fondativa. «La costituzione della cellula – si legge in una nota - resa possibile anche grazie al supporto del direttivo nazionale ALC e quindi dal segretario Filomena Gallo e dal tesoriere Marco Cappato, è frutto dell’azione sinergica di attivisti ed autenticatori, nata tra i banchi dei referendum eutanasia legale e cannabis legale che li ha visti coinvolti nella lunga e appassionata estate 2021».

«Il no della Consulta ai quesiti referendari – continua - ha fatto nascere tra gli attivisti ancor di più l'esigenza di non arrendersi ma al contrario di dover ora più che mai proseguire il cammino, attivandosi per il riconoscimento dei diritti civili e della libertà di scienza. Gli obiettivi della cellula reggina, il cui cammino si pone nel solco di quello tracciato dal Nazionale, riguarderanno in prima istanza: la verifica dell'erogazione delle cure palliative nella regione Calabria, sollecitare la Regione Calabria ad attuare il D.M. Lorenzini che prevede la rimborsabilità dei farmaci a base di cannabinoidi, la lotta per l'abbattimento delle barriere architettoniche».

La cellula inoltre, attraverso convegni, tavoli ed attivismo vuole porsi come attore nel dialogo costruttivo «tra enti e cittadini portando lo stato dell'arte dei diritti civili al centro del dibattito pubblico».

La cellula di Reggio Calabria sarà coordinata da Maria Teresa Prestanicola, dal segretario Francesco Benedetto e dal tesoriere Silvia Martino. Il direttivo neocostituito, ha inoltre deciso di conferire a Demetrio Neri la carica di presidente onorario