Il 20 settembre il suono della prima campanella per la popolazione studentesca calabrese. Chiara la volontà del Governo di garantire la didattica in presenza in questo perdurante frangente pandemico e dunque le scuole si preparano ad accogliere, nel rispetto dei protocolli di contrasto alla diffusione del virus. Se dunque non si registrano preoccupazioni di sorta per il personale scolastico largamente vaccinato o comunque in regola con il tampone, in particolare resta alta l’attenzione nelle scuole materne e primarie dove a frequentare è proprio la fascia sotto i 12 anni non vaccinabile per i quali vige l’obbligo di mascherina, salvo che per quelli di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di dispositivo di protezione delle vie respiratorie.


Il distanziamento in aula, inoltre, continua a fare i conti anche con le ataviche criticità strutturali degli edifici scolastici e così chi non può contare su aule grandi, investe in spazi all’aperto, seppure coperti. La segnaletica, gli ingressi e le uscite scaglionati, già collaudati lo scorso anno come misure anti assembramento, permangono mentre ci si confronta con la novità del controllo del green pass. La piattaforma dati annunciata dal Ministero è già disponibile e questo favorirà, relativamente al personale della scuola, il lavoro della dirigenza e del personale delegato che dovrà comunque continuare a controllare individualmente, tramite app, i genitori.

Il ritorno a scuola a Reggio

«Siamo pronti ad un nuovo anno scolastico in tempo di pandemia con qualche esperienza in più, al fine di garantire un inizio di anno scolastico in presenza e in sicurezza. La comunità tutta è chiamata a stringersi e a collaborare per perseguire l’obiettivo fondamentale di assicurare a tutta la popolazione studentesca la didattica in presenza, specie per la fascia di età non vaccinabile che frequenta le scuole materne e primarie. Pazienza e approccio costruttivo all'emergenza per fronteggiare la quale sono necessarie condivisione e chiarezza di metodi e obiettivi, questa la lezione di cui facciamo tesoro per affrontare questo nuovo anno ormai alle porte», così Serafina Corrado, dirigente dell'istituto comprensivo Falcomatà Archi di Reggio, commenta l’imminente suono della prima campanella in Calabria.


«La nostra organizzazione è ormai condizionata dai protocolli per il contrasto alla diffusione del Covid - 19 e devo riconoscere che i bambini e le bambine hanno da subito accolto l'invito alla prudenza e al rispetto delle regole, divenuto oggetto di una campagna di informazione che noi abbiamo condotto con costanza. Siamo perciò fiduciosi che quest'anno la nostra attività riprenderà in serenità e sicurezza», ha spiegato Simona Treccosti, responsabile Comunicazione dell'istituto comprensivo Galluppi-Collodi-Bevacqua di Reggio Calabria, guidato dal dirigente scolastico Carlo Milidone.


«La scuola è già abituata a gestire questa emergenza e a garantire il pieno diritto allo studio in sicurezza. Siamo consapevoli di dover operare quotidianamente, nelle classi di scuola materna e primaria, con bambine e bambini non vaccinabili e questo ci responsabilizza ulteriormente», ha sottolineato Giuseppe Romeo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo De Amicis – Bolani di Reggio Calabria.

Mascherine e distanziamento per il ritorno in classe

«La totalità del personale ha effettuato il vaccino. Un atto di responsabilità specie per la fascia di età delicata e non vaccinabile che frequenta la nostra scuola materna e primaria e rispetto alla quale massima resta la nostra attenzione all'obbligo di utilizzo delle mascherine per le bambine e i bambini al di sopra dei sei anni, che la Protezione civile ci fornisce regolarmente e che la scuola distribuisce, e alla corretta abitudine di igienizzare spesso le mani, con postazioni disseminate in tutti i tre plessi dell’istituto», ha sottolineato la professoressa Simona Treccosti.


«In questa istituzione scolastica la quasi totalità del personale ha una copertura vaccinale certificata dal green pass. In particolare, i nostri alunni della scuola materna e del primo ciclo scolastico sono proprio coloro che, al di sotto dei 12 anni, non possono essere vaccinati. Dunque si è trattato anche di un atto di responsabilità nei loro confronti. Scrupolosa sarà, altresì, la nostra osservanza delle regole relative all'obbligo dell'utilizzo dei dispositivi e del distanziamento, unitamente al controllo sul personale docente e non docente», ha sottolineato ancora il dirigente scolastico Giuseppe Romeo.


«Riteniamo la vaccinazione una pratica di valenza educativa, pertanto il personale della nostra scuola ha risposto a questo appello alla responsabilità. Come da protocollo prevediamo ovviamente l'obbligatorietà dell'utilizzo delle mascherine chirurgiche in classe. Ci rendiamo conto della delicatezza dell'età e dell'esigenza di socialità che entra in conflitto con quest'obbligo. Per questa ragione abbiamo previsto anche una maggiore valorizzazione degli spazi all'aperto di cui la scuola dispone, come l'ampio cortile e l'area di pertinenza rappresentata dalla villetta adiacente, e stiamo predisponendo altri spazi più ampi e fruibili in sicurezza anche coperti, grazie anche alle risorse ministeriali già erogate per questa finalità», ha spiegato la dirigente scolastica Serafina Corrado.


La riorganizzazione degli spazi nelle scuole

«La normativa che assegna 27-28 alunni per classe è previgente alla pandemia. L'emergenza sanitaria ha imposto una riorganizzazione degli spazi che ha dovuto fare i conti con questa situazione assolutamente regolare, ma in tempi ordinari. Laddove, come anche le attuali prescrizioni anti-covid consentono, non sarà possibile attuare il distanziamento, l'obbligo della mascherina resterà il presidio di sicurezza principale unitamente alle soluzioni alternative di spazi all'aperto, anche con copertura. Ci siamo dotati di segnaletica per il distanziamento e di impianti di sanificazione per particolari situazioni, ma restano le finestre aperte per il necessario ricambio di area nelle aule», ha spiegato ancora la dirigente dell'istituto comprensivo Falcomatà Archi di Reggio Calabria, Serafina Corrado.


«La presenza di numerosi spazi aperti e palestre funzionali, unitamente alla segnaletica orizzontale e verticale all'interno e all'esterno dei plessi, garantisce il distanziamento e previene gli assembramenti in luoghi ristretti e al chiuso. Le ampie dimensioni del nostro istituto assicurano aule spaziose, che vengono costantemente arieggiate aprendo spesso le finestre, e la possibilità di utilizzare più punti per scaglionare gli ingressi e le uscite», ha sottolineato ancora Simona Treccosti, responsabile Comunicazione dell'istituto comprensivo Galluppi-Collodi-Bevacqua di Reggio Calabria.


«Con riferimento alle scuole materne, in particolare, disponendo di classi spaziose, abbiamo anche provveduto a ricavare da ciascuna due ambienti, attraverso una parete, in modo da suddividere in gruppi più piccoli e così ridurre l’esposizione ad un eventuale contagio e al rischio di quarantena e garantire una maggiore possibilità di continuità didattica. Terremo anche quest’anno anno le finestre aperte, per fortuna qui l’inverno non è particolarmente rigido. Mettere qualche maglione in più non costa nulla mentre prendere il virus costa tanto», ha sottolineato Giuseppe Romeo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo De Amicis – Bolani di Reggio Calabria.

I controlli green pass

I delegati nominati per il controllo del green pass saranno impegnati anche nella verifica della certificazione dei genitori, per i quali è stato recentemente introdotto lo stesso obbligo previsto per tutto il personale scolastico, per poter entrare nell'istituto.

«Anche i genitori dovranno essere sottoposti a controllo prima di fare ingresso a scuola ed eventualmente delegare qualcuno che ne sia munito qualora loro non lo fossero. I nostri controlli saranno rigidi ma crediamo che prevarrà certamente il senso di responsabilità», ha auspicato responsabile Simona Treccosti, responsabile della Comunicazione dell'istituto comprensivo Galluppi-Collodi-Bevacqua di Reggio Calabria.


«Dal 13 settembre il Ministero ha messo a nostra disposizione la piattaforma dati che consente di controllare ogni giorno la situazione di tutte il personale in procinto di entrare a scuola, segnalando in rosso solo coloro che a sistema non risulteranno in regola rispetto all'obbligo vaccinale o di sottoposizione al tampone nelle 48 ore precedenti. La privacy sarà rispettata poiché ad essere segnalata sarà solo la posizione irregolare a prescindere dalla condizione specifica di persona non vaccinata o non sottoposta a tampone. La dirigenza ogni mattina eseguirà questa verifica sulla piattaforma comunicando agli addetti al controllo all'ingresso solo il personale risultato non in regola e dunque da controllare. La verifica individuale tramite app sarà invece eseguita sempre per i genitori, per i quali sussiste lo stesso obbligo per poter entrare a scuola», ha concluso la dirigente dell'istituto comprensivo Falcomatà Archi di Reggio Calabria, Serafina Corrado.