Dagli esordi all'amore per la scrittura. La giornalista si racconta nella trasmissione di Paola Bottero
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«La Calabria è una terra che amo, ma mi fa arrabbiare. Manca l’idea di rete, il coraggio di chiedere aiuto, la voglia di non essere soli».
Angela Iantosca, protagonista della puntata di Vis-à-Vis di martedì 4 ottobre, si racconta a Paola Bottero, Direttore strategico del gruppo e del network, ripercorrendo le varie tappe che l’hanno spinta ad addentrarsi nel tessuto calabrese.
Nasce nel 1978 a Latina da una famiglia che le ha sempre insegnato la legalità e l’ha portata ad essere la persona che è oggi. Si laurea in Lettere presso l’università La Sapienza e ben presto inizia a collaborare con diverse testate nazionali. Tanti anni di gavetta l’hanno portata nel 2014 ad entrare nelle reti Rai, iniziando a lavorare per «La vita in diretta».
Oltre all’attività giornalistica, cura contemporaneamente anche la scrittura. È autrice di numerosi libri, che raccontano, in particolare, il mondo della mafia e della droga. La sua missione: difendere i più deboli.
«Mi sono sempre voluta occupare di storie e ho sempre voluto raccontare gli ultimi. Se mi dovessero chiedere dov’è Angela al 100% risponderei che è nella scrittura». La Calabria, ripete spesso, fa parte di lei e ricorda con gratitudine tutte quelle famiglie che hanno deciso di aprirsi e di raccontare le proprie storie. Forte il suo impegno nelle campagne di formazione e prevenzione, a cominciare proprio dalle scuole: «Voglio portare i ragazzi a chiedersi chi sono. Se sai chi sei, sai anche cosa vuoi ed impari a fare le scelte giuste».