È Aosta la provincia italiana con la migliore qualità della vita, Vibo Valentia la peggiore: è questo il quadro delineato dall'indagine annuale del Sole24Ore, che l'anno scorso vedeva al primo posto Bolzano e all'ultimo Reggio Calabria.


L'indagine, giunta alla 27ª edizione, ogni anno mette a confronto la vivibilità nelle province italiane su un'ampia serie di indicatori articolati in sei settori d'indagine: Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione.


Roma si posiziona al 13° posto, spinta dal valore del patrimonio immobiliare e dai flussi turistici legati al Giubileo. La provincia della Capitale recupera così 3 posizioni rispetto al piazzamento dello scorso anno.


Al secondo ed al terzo posto si confermano Milano e Trento; balzo in avanti per Belluno che dalla 17/a posizione del 2015 sale in quarta posizione. All'ultimo posto ancora una realtà del Mezzogiorno, Vibo Valentia. Anche per questa provincia è un tris, ma in negativo: è risultata ultima già nel 1997 e nel 2005.

Al penultimo posto Reggio Calabria. Nella classifica delle ultime cinque province spicca Crotone, che perde ben 17 posizioni rispetto all'edizione dello scorso anno e si posiziona al 106° posto.


Resta ampio il divario tra Nord e Sud, quello tra le province di maggiori dimensioni frenate dai nodi sicurezza e ambiente nel loro slancio in avanti, e spiccano le realtà medie o piccole - spesso beneficiate dall'autonomia - in evidenza come modelli di vivibilità.