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Per ottenere risultati, bisogna fare pubbliche denunce. Ne è convinto il numero uno della Protezione civile regionale Carlo Tansi. Dopo il processo di riorganizzazione che ha portato ad un risparmi di 300 mila euro all’anno semplicemente spostando le varie sedi in strutture di proprietà della Regione, accusa la Regione stessa di boicottaggio per i lavori di ristrutturazione delle sedi.
Attività per le quali è stato costretto a pagare di tasca sua. Inoltre il responsabile regionale della Prociv ha puntato il dito contro la Regione, rea di aver pagato straordinari non autorizzati nel triennio 2011-2013. Quella stessa burocrazia che, ad oggi, non permette l’assunzione di nuovo personale.
Ecco cosa ha dichiarato ai microfoni di LaCnews24: