L'ex presidente della Camera dei deputati, a Reggio Calabria per presentare il suo libro, è intervenuta sulla vicenda del liceo Valentini-Majorana: «Le nostre ragazze non sono più disposte ad abbassare la testa»
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«Ho saputo di questo evento, a mio avviso gravissimo. È molto grave che le studentesse di Castrolibero non siano state credute. So che c'è una inchiesta della magistratura in atto, e mi auguro che si vada fino in fondo». A dirlo Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo, oggi a Reggio Calabria per la presentazione del suo libro "Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne". L'ex presidente della Camera dei deputati è intervenuta sulla vicenda del liceo scientifico del polo scolastico "Valentini-Majorana" di Castrolibero, dopo la protesta degli studenti in seguito ad alcuni casi di presunte molestie da parte di un insegnante.
«Questa vicenda - ha aggiunto - fa capire che le nostre ragazze non sono più disposte ad abbassare la testa, e questo è un dato positivo. Mi sembra vergognoso che da parte delle persone adulte, con responsabilità, non ci sia la stessa attenzione, la stessa presa di consapevolezza, nell'aiutare questo percorso che non è facile. E non è nemmeno facile denunciare. Non si può considerare tutto come una cosa fisiologica. Tutto questo non è normale».
E proprio di donne che alzano la testa parla il suo libro. «Un libro per mettere in guardia le donne, per considerare normale quello che non lo è», lo ha definito la stessa Boldrini. «Tutte le piccole discriminazioni - ha aggiunto - che accadono nella vita di tutti i giorni. Quelle che siccome accadono sempre si pensa che siano normali. Quindi, un libro che vuole incoraggiare a dire no quando qualcosa offende o quando qualcosa non è giusta. Un libro che mette in evidenza le disfunzioni del nostro sistema che è completamente orientato agli uomini, dunque patriarcale, perché non considera l'uguaglianza di genere una priorità sociale e politica. Ho voluto iniziare questo libro durante la pandemia, in un momento in cui le diseguaglianze di genere sono scoppiate nel modo più evidente a tutti e purtroppo tutti i rimedi che vengono messi in atto non danno risultati perché il problema è culturale».