Il Consiglio dei Ministri ha approvato la norma istituisce l’Agenzia per il lavoro nei porti di Gioia Tauro (Calabria) e Taranto (Puglia).

 

Una notizia attesa con trepidazione da settimane e che riguarda in modo particolare la vicenda dei 400 dipendenti in esubero dello scalo portuale calabrese. Lo stesso presidente della Regione Mario Oliverio, aveva spinto per una velocizzazione delle procedure.

 

Porto di Gioia Tauro, il presidente Oliverio spinge per la creazione dell’Agenzia

 

L’Agenzia, come ribadito in più occasioni dai sindacati, sarà strumento utile per consentire la salvaguardia dei livelli occupazionali, nonché la riqualificazione professionale, dei lavoratori dei porti interessati da traffici di transhipment oggi in grave crisi a causa delle ben note vicende che stanno interessando le strategie dello shipping nel Bacino Mediterraneo.

 

A conclusione della riunione del Consiglio dei Ministri di questa mattina è stato il ministro del Mezzogiorno Claudio de Vincenti a comunicarlo personalmente al presidente della Regione Mario Oliverio.

 

Il ministro De Vincenti da sottosegretario alla presidenza del Consiglio del Governo Renzi aveva seguito direttamente, con il ministro delle infrastrutture Del Rio la vicenda della agenzia portuale. Proprio ieri in occasione della presenza a Reggio Calabria del ministro delle Infrastrutture e del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il presidente Oliverio aveva sollecitato la approvazione del provvedimento per l'istituzione della agenzia portuale di Gioia Tauro.

 

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Il responso positivo è arrivato oggi. “ È una buona notizia per la nostra regione” ha dichiarato il presidente Oliverio.

“Devo dare atto al Governo di aver mantenuto gli impegni assunti. È una risposta importante per garantire centinaia di lavoratori e per consentire la realizzazione delle condizioni per il rilancio della più importante infrastruttura portuale di transhipment del nostro Paese. Ora si può lavorare con maggiore tranquillità sulla realizzazione degli obiettivi che abbiamo posto al centro dell'accordo di programma quadro su Gioia Tauro sottoscritto con il Governo il 20 di Luglio scorso. Realizzare gli investimenti previsti per la realizzazione del bacino di carenaggio, per i collegamenti e gli ammodernamenti infrastrutturali viari e ferroviari capaci di consentire attraverso l'intermodalità lo spiegamento pieno delle grandi potenzialità del porto e la valorizzazione dell'entroterra portuale anche attraverso la conclusione del lavoro già in stato avanzato dell'istituzione della Zona Economica Speciale. Subito dopo le festività di fine anno ci faremo promotori di un nuovo incontro con il Governo, con le parti Sociali, con Anas ed Rfi per definire tempi, modi e strumenti per la utilizzazione delle risorse già programmate e disponibili per l'apertura della nuova fase che dovrà consentire il rilancio pieno di Gioia Tauro”.

 

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