«Conto che entro due anni si posi finalmente la prima pietra del Ponte sullo Stretto dopo cinquant'anni di chiacchiere». Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervistato al TG1, su Raiuno. Il Ponte sullo Stretto "si farà", insiste Salvini. E prosegue: «Primo perché quando mi metto in testa una cosa la faccio; secondo, perché costa di più non farlo che farlo. Terzo, perchè i siciliani hanno diritto a un collegamento stabile per studiare e lavorare e quarto perché toglieremo tantissimo inquinamento dall'aria e dall'acqua».

La polemica con Moratti

Intanto montano le polemiche a seguito delle dichiarazioni di Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia secondo cui il ministro Salvini sarebbe colpevole di occuparsi troppo del Ponte sullo Stretto di Messina trascurando le primarie esigenze della sua terra d'origine. A prendere la parola, il "Comitato Ponte Subito": «Non pensavamo - aggiunge - che il benaltrismo potesse coinvolgere anche un così importante e autorevole esponente del 'Terzo Polo' di Renzi e Calenda, convinti sostenitori del Ponte sullo Stretto con tanto di voti favorevoli ad ogni recente occasione parlamentare, per giunta con tinte così marcatamente nordiste al punto da scavalcare non certo Salvini ma persino la Lega che fu».

«E addirittura rimproverare Salvini di essere troppo poco nordista. La Moratti che oggi parla con questi toni – si fa rilevare- è la stessa che da autorevolissimo Ministro del governo Berlusconi era raggiante quando quell'esecutivo, di cui faceva parte con ruoli di primissimo piano, finanziava, appaltava e poi approvava il Ponte sullo Stretto di Messina. Quale credibilità hanno, quindi, oggi le sue parole, che rappresentano anche agli occhi dei più ingenui soltanto un maldestro tentativo propagandistico dall'unico fine elettorale? Chi può pensare che per Moratti sia davvero prioritario riattivare il treno Cremona-Piacenza rispetto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, se la stessa Moratti, vivaddio, si è sempre battuta per il Ponte e fa parte di un partito che, doppio vivaddio, è tutt'oggi in prima linea per il Ponte?».

«Letizia Moratti sa benissimo - dice ancora il Comitato - quanto la realizzazione del Ponte sullo Stretto farebbe bene non soltanto al Sud Italia, ma più in generale a tutto il Paese e soprattutto al Nord e alla Lombardia, che con il Ponte sarebbe la Regione più ricca e importante di un'Italia molto più coesa, forte e sviluppata che non avrebbe più nel Sud quella zavorra che oggi frena la crescita dell'intera Nazione proprio per l'assenza di infrastrutture strategiche e di collegamenti essenziali».