Il rettore Giuseppe Zimbalatti sottolinea come il mondo della ricerca e della formazione debba avere un ruolo da protagonista nella realizzazione della grande infrastruttura
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«L'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del provvedimento che consente il riavvio del percorso di progettazione e realizzazione del Ponte sullo Stretto apre importanti scenari di investimento nel Sud del Paese, che necessita, segnatamente in Calabria e Sicilia, del ricorso alle massime competenze tecniche e scientifiche, oltre che di un importante impegno economico».
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Ne è convinto il rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti che aggiunge: «Il mondo della ricerca e della formazione può e deve avere un ruolo nella esecuzione della grande infrastruttura. La Comunità scientifica della Mediterranea, con le competenze e l’elevato livello della ricerca che contraddistingue le attività dei suoi Dipartimenti e dei suoi Laboratori, è pronta a offrire il necessario supporto scientifico per le attività di studio e di ricerca di avanguardia che saranno richieste per definire il quadro dei possibili interventi, sulla base degli elementi di conoscenza indispensabili per tutte le necessarie valutazioni».