Non ci saranno espropri a luglio 2024 per la costruzione del ponte sullo Stretto e la prima fase sarà quella «della valutazione dell’interferenze, qualora si licenzi l’opera e ci sia il sì del Cipess. Subito dopo i cantieri per eliminare le stesse interferenze sulla rete idrica, fognaria e pubblica illuminazione, di viabilità alternativa». È quanto afferma il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, dopo la riunione tecnico operativa che l'ha vista impegnata nei giorni scorsi assieme all'ad della società Stretto di Messina Pietro Ciucci. 

La tutela del territorio è l'obiettivo del primo cittadino. «Non si comincia a modificare se prima non avremo la certezza che il ponte si farà. E questa certezza si potrà avere solo dopo che sarà valutato e considerato compatibile dal punto di vista ambientale».

Sull'indagine aperta dalla Procura di Roma, in seguito all'esposto delle opposizioni, Caminiti dice: «Un atto dovuto da parte della Procura, ha aperto un fascicolo nei confronti di ignoti. Non conosciamo i termini né le contestazioni che potrebbero derivare. Quella è un’azione giudiziaria che deve seguire il suo corso. Chiaramente non credo che non avrà interferenze sull’opera. Piuttosto, penso che in questo momento l’attenzione nel nostro ente si debba concentrare sul parere che dovremmo rendere nei prossimi 90 giorni alla commissione che valuta l’impatto ambientale del ponte. Ci dobbiamo preparare a rendere un parere ambientale. Un parere a difesa del territorio e di difesa della città, della comunità».

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Tema molto sentito a Villa e che è stato toccato durante la riunione con Ciucci è quello degli espropri. Il Comune ha ottenuto il link con tutta la progettazione, compreso lo stesso piano degli espropri, ma al momento non è ancora consultabile perché servono le password. Tutto questo in attesa che lo stesso piano venga pubblicato come avviso per le unità espropriate.

«Ci siamo concentrati soprattutto su quelle che sono le condizioni dei 150 espropri di cui un terzo sono prime abitazioni. C’è una sorta di avvicinamento da parte della società alle posizioni espresse dall’amministrazione la quale sin dall’inizio ha detto che ciascun cittadino avrebbe dovuto avere la dignità di essere trattato come singolo».

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Il sindaco ha confermato come Ciucci ha parlato di un «adeguamento sartoriale, caso per caso. È stato il primo passo, la strada giusta. Anche salvare una casa è un risultato. Ci sono alcune abitazioni per le quali non sarà necessario l’esproprio ma i cittadini potranno essere messi nelle condizioni di scegliere per esempio un’occupazione temporanea con una restituzione delle case».
L’amministrazione è in continuo work in progress, un tavolo permanentemente aperto e aggiornato «per offrire anche degli spunti alla Stretto di Messina e delle valutazioni rispetto alle richieste che abbiamo fatto».