La relazione illustra le modifiche necessarie per tenere conto delle nuove normative. E Occhiuto alla convention di Forza Italia a Paestum rilancia la proposta: «Intitoliamolo a Berlusconi»
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Eurolink ha consegnato alla società Stretto di Messina la documentazione relativa all’aggiornamento del progetto definitivo del ponte e delle opere di collegamento stradale e ferroviario. Lo riferisce un comunicato, in cui si precisa che «la relazione del progettista illustra dettagliatamente le modifiche e gli aggiornamenti progettuali, da svilupparsi nel progetto esecutivo, per tener conto delle nuove normative tecniche per le costruzioni e delle conseguenti modifiche della modellazione geologica e della caratterizzazione geotecnica, dei necessari adeguamenti alle norme in materia di sicurezza e ai manuali tecnici di progettazione, delle prescrizioni ambientali, dell’evoluzione tecnologica dei materiali di costruzione e delle tecniche costruttive».
È inoltre previsto l’aggiornamento degli elaborati ambientali, nello specifico: lo studio di impatto ambientale, lo studio di incidenza ambientale, la relazione paesaggistica.
«È un passaggio fondamentale – ha commentato l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci – nell’ambito del serrato cronoprogramma che consentirà di raggiungere l’obiettivo di aprire i cantieri nell’estate del 2024, in linea con le indicazioni ricevute dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini».
«La società Stretto di Messina, riavviata appena cento giorni fa – prosegue Ciucci – è oggi dotata di una struttura organizzativa tecnica, economico finanziaria e legale in grado di gestire l’impegnativo piano di attività. Tali attività comprendono, tra l’altro, gli aggiornamenti in corso per lo studio di traffico, l’analisi costi benefici, il piano economico finanziario con la definizione dell’ammontare dell’investimento e dei costi di gestione, la relazione di sostenibilità. In attuazione di quanto previsto dalla legge stiamo predisponendo l’aggiornamento della convenzione e dell’accordo di programma per la migliore definizione del quadro realizzativo dell’opera».
«Inoltre – ha spiegato ancora Ciucci – sono stati attivati i tavoli tecnici di lavoro con i rappresentanti dei Comuni interessati dall’opera, con l’obiettivo di mantenere un costante dialogo e confronto con le città e consentire ai governi del territorio di portare avanti le scelte strategiche pianificate. Sono incontri di fondamentale importanza perché il ponte è un’opera del territorio e per il territorio, dal quale deriveranno straordinari benefici. In questo quadro è prossima l’apertura di sedi a Villa San Giovanni e Messina per garantire un flusso informativo continuo con le istituzioni e la cittadinanza».
Con la consegna della relazione del progettista – si legge nella nota – entra nel vivo il cronoprogramma per l’approvazione del progetto definitivo. Stretto di Messina avvia immediatamente l’istruttoria tecnica ed economica, unitamente al project manager consultant, la Parson Trasportation Group; parallelamente acquisisce il parere da parte del comitato scientifico. Questo iter, della durata prevista dalla norma in un mese, si completerà con l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione della Stretto di Messina.
Successivamente la società trasmetterà il progetto definitivo e la relazione di aggiornamento del progettista al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che indirà la conferenza di servizi alla quale partecipano le amministrazioni statali e gli enti territoriali interessati dalla realizzazione dell’opera. La documentazione, unitamente agli elaborati ambientali, sarà contestualmente trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica per l’ottenimento della compatibilità ambientale.
Eurolink: «Resistente a vento e terremoti»
«L'aggiornamento del progetto definitivo – si legge nella nota di Eurolink – rappresenta il culmine di anni di lavoro coordinato di centinaia di ingegneri, tecnici, professori universitari e ricercatori. Questi esperti hanno lavorato per sviluppare soluzioni progettuali in grado di garantire i più alti livelli di sicurezza, efficienza, sostenibilità ambientale e impatto economico e sociale per il Ponte sullo Stretto, un'opera di straordinaria complessità».
«Particolare attenzione – continua – è stata dedicata alla stabilità della struttura e alla sua resistenza al vento e ai terremoti. Il ponte è stato progettato per resistere a intensità del vento estreme, largamente superiori al vento più intenso mai registrato nello Stretto. Dal punto di vista sismico, l'integrità strutturale dell'opera è stata verificata per eventi di magnitudo superiore all'eccezionale terremoto di Messina del 1908. Gli studi preliminari e le analisi condotte nel corso degli anni hanno reso l'area tra Messina e Reggio Calabria tra quelle più studiate nel Mediterraneo».
«L'opera – si legge ancora – è destinata a diventare il ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata complessiva di circa 3.660 metri e una luce centrale sospesa di 3.300 metri. La sua piattaforma, tecnicamente chiamata impalcato, avrà una larghezza totale di circa 60 metri, e le due torri collocate a terra, che andranno a reggere l'intera struttura, raggiungeranno un'altezza di 399 metri. La struttura accoglierà due carreggiate stradali con tre corsie per direzione (due di marcia e una di emergenza) e una linea ferroviaria a doppio binario, consentendo un flusso di 6.000 veicoli all'ora e fino a 200 treni al giorno, rivoluzionando la mobilità dell'area e dell'intero Sud Italia».
Occhiuto: «Intitoliamolo a Berlusconi»
«Mi piacerebbe che il Ponte sullo Stretto, che sarà la più importante opera pubblica d’Italia, potesse essere intitolata al grande uomo che l’ha ispirata: Silvio Berlusconi». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo alla convention di Forza Italia in corso a Paestum.
«È stata un’opera osteggiata per tanti anni – ha proseguito – in quanto era diventata ideologica, come se fosse il Ponte di Berlusconi. Contrastata dalla sinistra più per questo che non per ragioni pratiche. Ha ragione il presidente Schifani quando dice che è un’infrastruttura molto importante per la Calabria e per la Sicilia, anche dal punto di vista occupazionale. Sarebbe bello che il Ponte potesse essere un attrattore di altre importanti infrastrutture. Così come avvenne con la realizzazione dell’Autostrada del Sole, quando all’epoca si disse che si andava a costruire una grande opera in assenza delle strade ordinarie. Poi, invece, con l’autostrada furono fatte anche le altre infrastrutture viarie».
«Per cui – ha aggiunto –, io sono convinto che il Ponte possa essere un grande attrattore anche di altre opere. Ringrazio, infatti, il governo perché sono riuscito ad ottenere 3 miliardi di euro per la Statale 106, e sto cercando ora ulteriori fondi per un tratto dell’A2. Il Ponte non deve rappresentare una cattedrale nel deserto, bensì un’opera pubblica che accelera la realizzazione di altre infrastrutture complementari. Sarebbe bello che oggi, insieme a Salini, due presidenti di Regione di Forza Italia, realizzassero questo sogno di Berlusconi».