Diritto allo studio e risorse per tutelare le famiglie in difficoltà. Su questo si è basato il contributo del consigliere regionale Pd Ernesto Alecci: «Per i prossimi anni dovremo avere l'ambizione, anche nella nostra regione, di garantire a tutti il diritto allo studio, soprattutto a chi vive in condizione di fragilità, dal primo giorno di scuola e con i mezzi e gli strumenti adeguati».

Piano diritto allo studio

«Dopo la mia denuncia di qualche settimana fa, finalmente la Regione - aggiunge Alecci - ha comunicato di aver deliberato, su proposta della vicepresidente con delega al ramo Giusi Princi, lo stanziamento per il Piano per il Diritto allo studio 2022/23. Queste risorse, che nei prossimi giorni verranno erogate ai Comuni, saranno utilizzate per l'assistenza specialistica, gli ausili per l'inserimento degli alunni disabili, i contributi sui buoni pasto, il trasporto scolastico, l'istruzione domiciliare. Come è evidente si tratta di risorse fondamentali per la qualità della vita e dell'apprendimento di tanti bambini e ragazzi calabresi e per le loro famiglie. Proprio per questo motivo non è accettabile che lo stanziamento di fondi così importanti giunga in così forte ritardo rispetto all'inizio della scuola. Ma non è tutto».

Anche in base a tale ritardo «mi sarei aspettato – aggiunge il consigliere regionale - un incremento cospicuo di questi fondi per il nuovo anno scolastico. Invece la Regione si è limitata a confermare, anche per quest'anno una cifra che si attesta sui 4 milioni e mezzo di euro, in linea con la media degli stanziamenti degli ultimi anni. Eppure, qualche anno fa questi fondi erano arrivati a 5 milioni di euro e addirittura, sotto la presidenza Jole Santelli, per l'anno scolastico 2020/21 erano stati stanziati ben 6 milioni e mezzo di euro, cioè quasi il 50% in più rispetto allo stanziamento attuale. Tutto ciò avviene, peraltro, in un regime costante di aumento dei prezzi, per quanto riguarda i beni alimentari, gli ausili, il rifornimento dei mezzi di trasporto».

«A mio avviso - sottolinea Alecci - si poteva e si doveva fare di più per i nostri ragazzi e per quelle famiglie che si trovano ancora oggi, dopo un mese dall'inizio della scuola, a inventare ogni giorno una soluzione per poter garantire, laddove possibile, ai loro figli la frequenza a scuola e un'istruzione adeguata e dignitosa. Non è giusto. Per questo motivo intendo portare avanti questa battaglia, insieme a tutte le altre, e monitorare costantemente la situazione. Per i prossimi anni – conclude - dovremo avere l'ambizione, anche nella nostra regione, di garantire a tutti il diritto allo studio, e soprattutto a chi vive in condizione di fragilità, dal primo giorno di scuola e con i mezzi e gli strumenti adeguati».