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CROTONE - Riunione di coordinamento in Prefettura, a Crotone, dei vertici delle forze dell’ordine a cui hanno partecipato il capo della procura distrettuale antimafia di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo ed il capo della procura della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta. L’incontro è stato presieduto dal responsabile dell’ufficio territoriale del governo, Maria Tirone. Si è discusso dell’attuazione del piano nazionale antindrangheta da poco varato dal Governo con l’attribuzione, alla Calabria, di nuove risorse, rinforzi e tecnologia. Ogni provincia sta disponendo il programma delle strategie da mettere in campo per contrastare la criminalità organizzata. Non solo vigilanza e contrasto del territorio, come stabilito dalle linee guida fornite dalla conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza durante il vertice che si è tenuto lo scorso 15 maggio a Reggio Calabria. Il piano nazionale antindrangheta prevede infatti un giro di vite e controlli più serrati nei settori che maggiormente hanno attirato l’attenzione della criminalità organizzata: i bandi di gara per la concessione di appalti pubblici in primo luogo. E poi il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, il commercio e l’edilizia.