Petilia Policastro (Kr) - “Non ha vissuto solo per se, ma ha donato parte della sua vita agli altri. Lea non è morta, Lea vive, c’è lei su questa piazza. Meno polemiche, meno parole e più fatti da parte di tutti”. E’ il messaggio lanciato da don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione antimafia “Libera”, nell’ambito della “Giornata del coraggio” che si è svolta oggi a Petilia Policastro. Il piccolo centro del crotonese ricorda con un monumento Lea Garofalo, la testimone di giustizia, uccisa nel novembre del 2009 dalla ‘ndrangheta ed il cui corpo fu fatto sparire e ritrovato anni dopo. La cerimonia di inaugurazione del monumento, voluto dall’Amministrazione comunale, si è aperto con un messaggio del presidente del Senato Piero Grasso che ha ricordato la vicenda giudiziaria e umana di Lea: “Era il 24 novembre 2009 quando la testimone Lea Garofalo veniva prima rapita, torturata e poi uccisa per aver denunciato i crimini del clan Cosco a cui il suo compagno apparteneva. Tutti noi abbiamo il dovere di ricordarla. Lea e Denise per tutti noi rappresentano una speranza».