Lo sport, quello bello. Si fa sport mettersi in forma, perché fa bene all'anima e al corpo. Quel formicolio che nasce dallo stomaco, quell'ansia che sparisce in un attimo, chi ha fatto sport, a livello agonistico, lo sa bene. Lacrime e sudore, sacrifici, tanti sacrifici, che i ragazzi sin da piccolissimi si abituano a fare. E poi c'è il gruppo, l'unione, la squadra. L'amicizia, la tolleranza e il rispetto. Ecco, lo sport lo si può raccontare con tante parole chiave, ma il rispetto ne racchiude tutta la sua magia; non importa chi vince o chi perde, si impara sempre qualcosa, si vince sempre e comunque. Sarà questo il messaggio delle squadre che parteciperanno all'evento Link - Orgoglio e pregiudizio previsto il 3 agosto a Vibo Marina.

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Ed è proprio dei prossimi giorni la presentazione di un progetto che si chiama “Il tifo che ci piace”, perché lo sport lo fanno sì gli sportivi, ma anche i tifosi, con una narrazione emozionante di quello che è lo spirito delle tifoserie. «L’idea nasce dalla volontà di educare i ragazzi ai principi di rispetto, tolleranza e integrità; invitiamoli a venire allo stadio a fare delle coreografie a favore della propria squadra del cuore e non contro le squadre avversarie». Ci racconta Antonello Gagliardi, direttore generale U.S. Vibonese Calcio. «Cominciamo dalle scuole, invitando tutte le scuole, della provincia di Vibo a sposare questo progetto che non ha solo una finalità ludica ma anche educativa. Educhiamoli alla mentalità positiva sportiva. Se non ci saranno più scontri allo stadio, avremo raggiunto un piccolo ma grande traguardo che si propagherà anche nella vita sociale e di tutti giorni, non solo la domenica. Dobbiamo sensibilizzare tutti, a partire dalla dirigenza e dalle società, assumendoci le nostre responsabilità e facendo capire che noi ci siamo».

Progetti che nascono e si diffondono creando un effetto domino sorprendente. I principi e i valori dello sport assumono una connotazione diversa, positiva, ispiratoria delle relazioni umane. Perché lo sport, spesso ti salva la vita, ti toglie dalla strada dandoti un obiettivo da raggiungere, facendoti fare una scelta.

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«Noi crediamo nello sport e nella legalità; la Penta Vibo sta in un territorio non facile, in un periferia molto difficile; cerchiamo di dare spazio a questi bambini che spesso hanno solo la strada» - dice Daniele Murdà, presidente della Penta nuoto di Vibo Sono nato anche io nelle strade di Vibo, per questo seguiamo i ragazzi in tutto: dall'alimentazione alla scuola e i risultati sono eccellenti».

Lo sport spesso delude, tanto e fa male, tantissimo. Diventa però anche simbolo di riscatto sociale, dopo la delusione, si alza la testa e si ricomincia, ci si allena e non si molla mai. Lo sport ha il potere di unire e far rinascere e rivivere, anche se in maniera diversa, emozioni e persone. È il caso della ASD Loryvolley, dedicata al piccolo sportivo Lorenzo Bretti, scomparso troppo presto; che ha dimostrato una forza incredibile nell'affrontare il suo percorso, tutto in salita, testimoniando la sua voglia di vivere e la sua passione per lo sport.

«Loryvolley nasce dall'idea di riportare i bambini in palestra, legando allo sport un messaggio di solidarietà» - dice Gregorio Sarlo, responsabile della comunicazione, «Li facciamo giocare a pallavolo e, al tempo stesso, ci occupiamo anche di raccolta fondi per l'oncologia pediatrica. Abbiamo 150 atleti che militano dalla serie C fino alle categorie più piccole, under 12. Sta diventando una realtà consolidata che cresce nel tempo».

All'evento sarà presente anche la squadra vibonese dei Boys Marinate, con il testa il presidente Pino Catanese insieme a tutti i giocatori: Silvio Pisani, Giuseppe Catanese, Marco Chiera, Mario Maccuro, Marco Catania, Matteo Vitari, Michele Nusdeo, Pablo Malerba, Renato Cozza, Rosario Musumeci, Carmelo Vallone, Nicola Pettinato, Giovanni Cordiano.

L'evento targato Diemmecom, Pubbliemme, LaC Network e viaCondotti21, che si terrà nell'area Portuale di Vibo Marina, il 3 agosto alle ore 21, avrà come ospiti del primo talk, moderato dal direttore editoriale Alessandro Russo, il presidente Goel Vincenzo Linarello, il presidente della Pontificia Accademia di Teologia, nonché vescovo emerito di Noto mons. Antonio Staglianò, il presidente del Gruppo Domenico Maduli e il direttore generale Maria Grazia Falduto.

Sul palco del secondo talk Nicolò Galasso, attore della serie Mare Fuori, il direttore strategico Paola Bottero che approfondirà, assieme al procuratore Nicola Gratteri, alcuni temi tratti dal libro “Fuori dai confini” scritto assieme al professore Antonio Nicaso. Non mancheranno i momenti musicali con il coro dell'IC Amerigo Vespucci, diretto dalla professoressa Maria Teresa Ionadi, i Kalavrìa e gli speaker di LaC onAir.

Lo sport prende posizione, un messaggio all'unisono, di tutti gli sportivi e i dirigenti delle ASD che saranno presenti all'evento: lo sport c'è, il tema della legalità è caro a tutte le associazioni. Lo sport sceglie di essere sano.