Il governatore ha particolarmente apprezzato il discorso del Presidente della Repubblica che oggi in Calabria ha sottolineato l’importanza del rilancio del Mezzogiorno nel contesto nazionale
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Una visita densa di significati quella del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha deciso di venire proprio in Calabria, dove il lavoro spesso è una chimera, per festeggiare i lavoratori. Lo ha fatto visitando due eccellenze del distretto agroalimentare del cosentino, due esempi di aziende che partendo dalla Calabria sono andate oltre i confini nazionali.
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Esempi anche di ottima organizzazione del lavoro come sottolineato nel suo intervento anche dal rappresentante dei lavoratori Gaetano Piraino che ha parlato del principio dello stare bene come linea guida aziendale. Proprio sul lavoro buono ovvero quello che rispetta diritti e garanzie dei lavoratori hanno insistito molto sia il Capo dello Stato sia il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Entrambi hanno sottolineato come i dati sull’occupazione sono incoraggianti e vedono in Italia un netto aumento dei contratti a tempo indeterminato, dell’occupazione femminile. Ma tutto questo non può bastare. C’è un mondo sommerso del lavoro, privo di regole e altamente insicuro che va debellato. Il Ministro insiste molto sul concetto della sicurezza. Lo fa citando le iniziative governative in questa direzione, a partire dal piano per l’emersione del sommerso, ma anche parlando di una cultura della sicurezza che deve implementarsi anche fuori dai luoghi di lavoro, a partire dalla scuola in modo che i comportamenti individuali siano automaticamente improntati alla tutela della persona.
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Anche il Presidente Mattarella ha molto insistito sul punto perché il lavoro non è solo valore economico, ma anche dignità della persona, il ruolo che ognuno gioca per il progresso sociale. E a proposito di progresso, Mattarella ha fatto un passaggio molto significativo sui divari territoriali che esistono oggi in Italia, proprio mentre ieri alla Camera si è svolta la discussione sul Ddl Calderoli. «Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d'Italia assicuri grande beneficio all'intero territorio nazionale. Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione - avverte il Capo dello Stato - recherebbe gravi danni agli uni e agli altri».
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Un discorso che ha molto gradito anche il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, che era ad accogliere il Capo dello Stato sia a Mongrassano sia a Castrovillari. «Ringrazio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per questa sua nuova visita in Calabria. Ringrazio il presidente Mattarella - scrive Occhiuto - anche perché nel suo discorso ha voluto sottolineare come lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno: una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicura grande beneficio all’intero territorio nazionale. Con la sua presenza Sergio Mattarella racconta al Paese una Calabria diversa e dimostra che questa è una regione che ha le qualità per essere protagonista anche nell’industria e nell’economica nazionale. Grazie presidente».
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Molto emozionato era soprattutto il presidente degli industriali cosentini, GiovanBattista Perciaccante che nel suo intervento ha rivendicato con orgoglio la qualità del comparto agroalimentare calabrese Citando Roosevelt ha poi detto che gli imprenditori calabresi non hanno paura di gettare il cuore oltre l’ostacolo e andare incontro alle sfide della modernità, chiedono però alle istituzioni a vario livello di supportare il loro sforzo nella produzione di ricchezza e valore.
Oggi la presenza dello Stato si è fatta sentire forte con il suo massimo rappresentante. In una sorta di festa collettiva in cui gli operai con le tute bianche della Granarolo si mescolavano con le grisaglie di imprenditori e politici è come se si fosse firmato simbolicamente un nuovo, straordinario patto per il lavoro. Un patto basato sulla reciproca solidarietà.