VIDEO | Successo a Maierato per la quinta edizione dell'evento organizzato dalla locale associazione di contadini. Un ritorno al passato con macchine e processi risalenti agli anni Sessanta
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Sono ormai cinque anni che a Maierato, un piccolo paese della provincia di Vibo Valentia, viene rievocata la tradizionale festa della mietitura, organizzata dall'Associazione Contadina Maierato con il suo presidente Vincenzo Griffo.
In località Piana degli Scrisi sembra che il tempo si sia fermato agli anni ‘50-’60, quando la mietitura si faceva tutta a mano, dal taglio con la falce alla legatura, da cui nascevano dei fascioni "gregne", raccolti poi tutti insieme in un "covone", un cumulo che veniva lasciato a stagionare nello stesso terreno per diversi giorni e poi trasportato nell'aia per la trebbiatura.
Il grano coltivato da secoli in questo territorio è la varietà Rosìa, un tipo che rende poco ma di altissima qualità, a basso contenuto di glutine e quindi adatto ai celiaci.
Lo scopo della festa della mietitura e della trebbiatura, che si svolgerà il prossimo 6 agosto, è quella di tramandare ai giovani i sacrifici che i nostri avi facevano durante questo periodo: come si tagliava e legava a mano il grano fino agli anni ’50; la rivoluzione rappresentata dall'arrivo negli anni ‘60 della prima macchina "Laverda" che contemporaneamente riusciva a tagliare e legare a fasce il grano; un macchinario utilizzato fino all'arrivo negli anni ‘80 della mietitrebbia, grazie alla quale un solo operaio svolge il lavoro di tante persone.
Tradizioni che rivivono, dunque, grazie all'Associazione Contadina Maierato, che con i suoi 80 associati cerca di mantenere viva la memoria di usanze e abitudini affinché non vengano dimenticate.